Il monte Pennino sovrasta l'alta valle della Scurosa
28dicembre2010 Quando l’inverno è avaro di neve come quest’anno e le montagne maggiori (i Sibillini) sono appena spolverate di bianco, l’Appennino minore mostra invece il suo volto più intrigante coi boschi incrostati dalla galaverna e le valli che ritornano alla loro antica e selvaggia solitudine. La valle della Scurosa, una delle recenti scoperte dell’escursionismo di massa, per la sua indubbia bellezza, torna tra l’inverno e l’inizio di primavera alla sua consueta solitudine. E’ proprio negli inverni come questi, con poca neve, ma sufficiente a registrare le numerose impronte degli animali che invece trafficano numerosi tra il bosco e le radure adiacenti, che si possono fare più facilmente gli incontri con i selvatici, perfino con il lupo che qui ormai è presente stabilmente con numerosi esemplari. Ma bisogna procedere in silenzio per incontrarli, meglio se da soli, allora diventa più facile percepirne l’elusiva presenza. Comunque la loro presenza è ben segnalata dalle numerose tracce fresche impresse sul sottile manto nevoso ogni notte rinnovato da un sottile strato di brina. Se poi non si riesce a godere di questi incontri fortuiti, i panorami che si aprono improvvisi percorrendo le zone sommitali, tra pascoli e faggete, ripagano abbondantemente l’escursionista solitario. FOTO