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Inversione a «U» per Stone...

Creato il 15 marzo 2012 da Omar
Inversione a «U» per Stone... Un guasto al motore della sua Ford Mustang rosso fiammante costringe Bobby (Sean Penn, fuoriclasse come sempre) - malavitoso d'accatto che deve 12000 dollari ai russi, i quali gli hanno già amputato due dita della mano sinistra - ad una sosta forzata in una piccola cittadina nel bel mezzo del deserto dell'Arizona. Mal gliene incoglie: nella piccola, isolata città incontra la splendida Grace (Jennifer Lopez all'inizio della sua fulgida carriera di mega-star culona) che gli fa perdere la testa e lo porta a casa sua dove il marito Jake (un monumentale Nick Nolte) li becca in flagrante. Grace cerca di convincere Bobby ad ammazzare il marito Jake, che però gli fa la stessa proposta coinvolgendolo così in un meccanismo inarrestabile e fuori controllo. U-Turn, inversione di marcia (1997) è un polveroso dramma criminale su sfondo western, arricchito da un irriguardoso umorismo macabro. Oliver Stone (che si può odiare o amare, ma la macchina da presa sa sempre dove posizionarla) s'impegna a fondo nel confezionare un noir sporco e surreale, strizzando l'occhio all'immaginario di Thompson e a quello di Godard (e magari pure a Lynch), in anni in cui il genere sprofonda nell'autoironia forzata. Ma la critica non gli diede scampo e il pubblico al botteghino ghignò amaro. Il regista rubacchia la ferocia dai grandi film di Peckinpah e il gusto per il paradosso da quelli di Huston - forse troppe citazioni per un film solo, come se il regista fosse andato a cercare da altri l'autoreferenzialità di cui necessitava - però il fascino alla El Mariachi c'è tutto, e gli interpreti sono efficaci. Anzi, col senno di poi, un film da rivalutare.

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