Il 24 febbraio scorso l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), la rivista Geopolitica e lo Studio Legale Associato NCTM hanno organizzato, presso la sede romana di quest’ultimo in Via delle Quattro Fontane, un convegno sul BRICS e le opportunità economiche che offre all’Italia. Nell’elegante cornice d’una ex chiesa barocca adibita a sala conferenze, si sono avvicendati a parlare ad un’ampia e scelta platea (composta per lo più da imprenditori) esperti italiani e rappresentanti diplomatici dei cinque paesi BRICS, ossia Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Le conferenze dedicate da IsAG e NCTM alle opportunità d’investimento e commercio in paesi esteri proseguiranno a inizio maggio con un evento sul Brasile, e quindi a giugno con uno sulla neonata Unione Eurasiatica, che lega Russia, Bielorussia e Kazakistan. “Nostra Gazzetta” ha intervistato a tale proposito l’avvocato Armando Ambrosio, socio di NCTM, esperto del mercato russo.
Avvocato, il suo Studio, assieme ad un istituto di geopolitica, ha avviato questa serie d’incontri rivolti agli operatori economici italiani che vogliono “internazionalizzare” la loro impresa. In questa fase di crisi quant’è rilevante giocare la carta dell’internazionalizzazione?
Partiamo da un dato controintuitivo: con la crisi aumenta la richiesta d’internazionalizzazione, e soprattutto verso i “nuovi” mercati. In questa fase sempre più aziende si rendono conto dei limiti dei mercati di Europa e Nordamerica. In particolare molto numerose sono le richieste relative all’area della CSI: non sempre esse si traducono in investimenti e commerci, certo, però l’interesse è senz’altro presente.
Ed in questo contesto quale peso assumono i BRICS?
Tutti i mercati in espansione catturano l’interesse dei potenziali investitori, ma a catalizzarlo maggiormente sono i BRICS, e la Russia e la Cina in particolare, che si rivelano mercati preferenziali per gl’italiani. Tra tutti i BRICS, in Russia c’è un notevole vantaggio: il sistema giuridico più simile al nostro. Infatti l’80-90% dei principi generali del diritto russo sono analoghi ai nostri.
Dopo il default del 1998 la Russia ha sperimentato un miglioramento progressivo dell’economia. Dopo un periodo di stallo della domanda tra 2008 e 2010, la fine dello scorso anno ha visto un aumento molto importante della stessa. Ciò permette di guardare con ottimismo alla Russia dall’Italia.
Quali sono i settori più ghiotti dell’economia russa per gl’investitori italiani?
Senz’altro i beni di consumo. Hanno una scarsa produzione interna, ma i russi sono consumatori nati. Tutti hanno la prima casa di proprietà e l’indebitamento è scarso. I russi sono affamati di prodotti nuovi e soprattutto belli: l’interesse per il Made in Italy è diffuso, in particolare tra i ceti medio-alti. Ad esempio una potenzialità enorme hanno gli elettrodomestici, ma anche trasporti e telecomunicazioni. Dopo l’accesso al WTO, col venire meno dei vincoli che imponevano restrizioni alle compagnie, non sottovaluterei nemmeno il mercato bancario e assicurativo. L’ingresso nel WTO, del resto, favorirà anche l’importazione dei beni di consumo: è infatti prevista una riduzione del dazio medio ponderato dal 10,2% al 7,8%, sicché costerà meno esportare beni in Russia. Attenzione però a non commettere un errore frequente, quello degli operatori che credono sia meglio esportare che investire in Russia: è necessario presidiare il mercato per evitare che sia occupato da altri attori.
Quali servizi può offrire NCTM agl’italiani che volessero investire in Russia?
Su questo genere di mercati andiamo in controtendenza: infatti non abbiamo uno studio in Russia, ma operiamo tramite studi legali corrispondenti in loco. Il vantaggio si riscontra in termini di specializzazione: possiamo infatti dare il mandato allo studio migliore nella disciplina (proprietà intellettuale, real estate ecc.) più legata al caso specifico. Inoltre possiamo tarare lo studio legale russo in base alle esigenze del cliente: si opterà per uno studio grosso rispetto alle grandi compagnie, e per studi più piccoli ma non meno efficienti nel caso di società medio-piccole. Possiamo dunque raccomandare il miglior studio nell’area più indicata ed al miglior prezzo. Nel pacchetto offriamo anche la supervisione del lavoro svolto dai colleghi russi, potendo interfacciarci con loro nella lingua di quel paese. Siamo di fatto come un ufficio legale della società, che appalta il lavoro all’esterno. A differenza dei competitori c’avvaliamo quando opportuno di studi locali, senza passare necessariamente per Mosca.