Nel 2013, la produzione fotovoltaica è aumentata del 18,9% e, grazie anche alle altre forme di energia alternativa, il risparmio sulla fattura energetica dell’Italia è stato di ben 9 miliardi di Euro.
Nel settore delle rinnovabili e nel suo indotto lavorano oggi oltre 150 mila addetti, ovvero 150 mila famiglie; dal 2005 a oggi sono stati installati circa 550.000 impianti fotovoltaici e oltre il 90% di questi su tetti residenziali o di piccole e medie imprese, creando un effetto trainante anche per il settore edilizio.
Le associazione delle rinnovabili chiedono al Governo italiano di non commettere altri errori nel settore del fotovoltaico.
La lettera inviata all’indirizzo del ministro Zanonato è firmata da GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaico Italiano), IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane) e asso Rinnovabili e mette nero su bianco i motivi chiave per cui è importante continuare ad investire, anche nel futuro, sul comparto delle green energy nostrane e sul fotovoltaico in particolare.
“Se ci sono stati errori è giusto evidenziarlo, – scrivono le associazioni – ma questo non deve in nessun modo permettere ai detrattori di ‘giustiziare’ il settore, cancellando al contempo i tanti risultati positivi”.
La lettera riporta un’accurata analisi dei costi derivanti dagli incentivi statali erogati al fotovoltaico mostrando come il costo cumulato di 6,7 miliardi di Euro non appaia più una cifra spropositata se confrontata con i 9 miliardi di Euro risparmiati grazie al calo della produzione termoelettrica. A questo “risparmio” oggi ogni Italiano contribuisce con 112 euro l’anno, cioè 9 euro al mese.