Gli Involtini di verza e castagne , che per definirli con un termine piemontese potremmo chiamare anche ” capunet ” sono un’invitante alternativa ai classici contorni o secondi vegan e ne fanno dunque un ottima idea da proporre per il cenone di S. Silvestro o per il pranzo di capo d’anno.
Si tratta di un piatto di origine piuttosto recente che si rifà appunto al classico involtino di carne e verza piemontese. Oltre ad essere ottimo e di sicuro effetto è anche semplice da abbinare presso che con tutti i secondi tipici del periodo e se proposto ad esempio in umido può costituire anche un valido secondo vegan.
Ingredienti per 4 persone:
6 foglie verza , 1/2 limone , 500 g castagne secche, 1 bicchiere vino bianco secco , 1/2 rapa , 1 gambo di sedano
1 bicchiere panna vegetale , 150 g olio di girasole, 1 carote , 1 cipolla , 1 spicchio di aglio , timo , alloro , pepe e noce moscata q.b.
Preparazione:
La sera prima far rinvenire le castagne in acqua tiepida, quindi scolatele e mettetele in un tegame con l’olio, il sedano tagliato grossolanamente, sale pepe ed acqua fino a coprire; quindi cuocete per 30 minuti a fuoco dolce. Lessate mantenendolo piuttosto al dente anche la rapa e sbollentate le foglie di verza, quindi passate con il mixer 2/3 delle castagne e 2/3 di rapa ottenendo un composto cremoso che aggiusterete di sale pepe ed aromi e dividere il composto nelle foglie precedentemente asciugate, distribuite anche le restanti castagne e la rimanenza della rapa fatta a dadini ed avvolgere il tutto a mo di involtino, fermando il “pacchetto ” con uno stecchino. Con le restanti verdure tritate non troppo finemente fate poi un soffritto al quale aggiungerete timo, alloro e vino. Una volta fatto sfumare il vino aggiungete acqua un paio di bicchieri d’acqua leggermente salata e non appena prende bollore unite gli involtini che farete cuocere per 20 minuti circa a tegame coperto e fuoco moderato. Servite ben caldo come accompagnamento a zamponi , cotechini , stracotti o con altri secondi di vostro gusto; in oltre potete anche proporli come secondo nel caso non desideriate un cenone a base di carne o pesce.