Magazine Bambini

Io aspetto di...

Da Vale
Rubo l'idea ad Anna. Lo dico e lo ammetto.
Anna è la maestra di teatro dell'Uno. L'altra settimana è tornata con un compito da fare sul suo diario teatrale. C'erano due pagine bianche e un titolo sopra:
IO ASPETTO DI...
E dentro un filo rosso, plasticoso.
IO ASPETTO DI...
Deve costruire qualcosa con quel filo, quel filo deve diventare un filo nel disegno. Sbircio indietro:
IO ASPETTO DI...
E ancora più indietro:
IO ASPETTO DI...
Ad un certo punto i bambini non ti seguono più nelle tue proposte. O comunque non sempre. I livelli di lettura della realtà diventano più numerosi, più complessi anche. Ecco, saper giocare con questa complessità è bello. Non so se ancora sono capace. Però è bello.


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