Faccio colazione, sfoglio una rivista di moda e gossip e mentre mastico i miei cereali che ho lasciato troppo ammollo nel latte di soia mi cade l’occhio su lei: Cecilia Cassini.
Voi direte, ma chi é mó sta Cecilia?!!
Tié beccateve la foto!

Sta vamp dall’etá indefinita é una “bimbetta” americana di … 12 anni, che fa la stilista.
Questa mica sta a smacchiá i ghepardi, questa qui veste gente come Miley Circus e Kelly Osburne, e i suoi vestitelli costano quanto una cucina Scavolini ultra arredata e stuccata in marmi e oro, mica straccetti!
Ma lei vuole vestire Michelle Obama, mica ste due poracce qui sopra appena nominate.
Mentre ingoio i miei cereali anch’essi stupiti e smosciati da tali spettacoli, ripenso a me a 12 anni. Eoni fa premetto, peró comunque me con ancora le Barbie in mano, e dall’altra i primi numeri di Cioé, e le sue telenovelas infinite sempre con il belloccio di turno che era bramato dalla sfigata che non riusciva a confessarsi, ma che aveva l’amica del cuore che tutto sapeva e tutto spifferava, ma mica per cattiveria, solo perché voleva che i due quagliassero e ‘sta storia finisse.
Peró ammetto che quando ero alle elementari mi misi in testa che avrei fatto la stilista, disegnavo a manetta tutto il disegnabile, carta, tovaglie, muri, tavoli, vestiti, pelle umana … mia madre aveva i Picasso sui muri e io la faccia gonfia dalle sue amorevoli pizze, che sfornava ad ogni mia nuova creazione.
Bella mia!
Una mia amichetta aveva la mamma sarta cosí ci mettemmo in testa, che io disegnavo i modelli, io li rivendevo, io incassavo (100 lire a modello erm…), e lei doveva solo andare dalla mamma e farsi confezionare la mia creazione.
Ovviamente la mamma le disse NO, peró io avevo giá venduto tutti i modelli disegnati (ahhh la commessa-stilista in me giá si faceva strada) e avevo incassato parecchi soldini (mille lire circa) che ovviamente non restituii.
Ma da bimbine dai su si perdona tutto…ieri, oggi ti aspettano fuori scuola con le loro baby gang e ti gonfiano a tamburo.
Insomma questa americanuccia, ha iniziato con i vestiti – firmati – della sorellona, strappava e ricuciva secondo il proprio gusto, e ora é un idolo … sí non fate quelle facce da WFT!
La chiamano la Mozart della moda … un minuto di silenzio per suddetto Mozart.
Lei viaggia a destra e manca, e ha sistemato la famigliola per qualche generazione, pensate che la invitano pure a NY per il fashion week, mica caxxate!
Tié rosicate!!!
Ma non mi stupisco, a Londra si vedono ragazzine piccine che viaggiano da sole giocando a fare le civuettole in tube, idem per i ragazzini che scoattano come avessero i 50 anni e la maschilitá di Bruce Willis.
In Italia un poco si trattengono, peró credetemi molte imbracciano il bauletto Louis Vuitton – finto oppure originale che sia – e marciano con le madri in cerca del jeans piú a vita bassa, attillato e modaiolo che esista.
Ormai non ci faccio piú caso, neanche quando vedo su quel Real TV le reginette americane di 2 anni, che dicono di amare?!! quello che fanno.
La Cecilia quasi-quasi l’ammiro, io a 3o anni non so neanche quello che devo fare, lei a 12 ha giá un impero.
Ah dimenticavo ha giá dichiarato che vuole prendere la poltrona Chanellosa di Mr Karl Lagerfeld.
Come si dice uomo avvisato, mezzo salvato.
Vai Lagerrrrfeld attacca!
Sir Koala ringrazia e saluta.