Io che non vivo senza te
di Laura Wiess
Titolo: Io che non vivo senza te
Autore: Laura Wiess
Edito da: Newton compton
Prezzo: 3,99 €
Genere: Young Adult
Pagine: 381 p.
Trama: Rowan Areno ha solo sedici anni, ma la vita l’ha già messa a dura prova. Solo pochi mesi fa era una normale ragazzina, che amava ridere e divertirsi con le amiche, poi suo padre – il suo forte, infallibile papà – si è suicidato, lasciando a lei e sua madre solo un mucchio di domande destinate a rimanere senza risposta. Sono passati alcuni mesi ormai da quel terribile giorno di maggio, ma Rowan non è ancora riuscita a fare davvero i conti con il trauma della perdita. Non capisce come suo padre abbia potuto scegliere di abbandonarla, come abbia potuto compiere un gesto così estremo. Rowan è a pezzi, ma proprio quando ormai ha perso la speranza, ritrova Eli, un ragazzo con cui aveva condiviso un’unica, magica serata prima che la sua vita andasse in rovina. Anche lui è stato ferito, anche lui ha perso qualcuno che amava. Rowan ed Eli insieme, tenendosi per mano, forse possono cercare di resistere, di rialzare la testa, di dare un senso al passato e lasciarselo alle spalle…
di Reika
Come sono fortunato ad avere conosciuto qualcuno a cui fosse tanto difficile dire addio. (Anonimo)
La copertina del romanzo sui toni dell’azzurro, il volto di una giovane fanciulla, fanno entrambi da richiamo sugli scafali delle librerie comunicandoti quella che in linea di massima può essere la trama di questo romanzo. Prendendolo in mano mi sono detta: “ecco l’ennesima storiellina adolescenziale, dove lui è il bel ribelle e lei la brava ragazza che si innamora a prima vista. Magari infarcita con qualche scena di sesso, ed ecco confezionato il romanzetto”. Nulla poteva essere più sbagliato. Non posso affermare che il libro mi sia veramente piaciuto, anzi sono stata tentata più volte di abbandonarlo, ma sicuramente non ha una trama scontata.
“Io che non vivo senza te” non è una storia d’amore tra adolescenti, direi piuttosto che è la storia di un amore diverso, quello che una figlia nutre verso i genitori, anzi, in questo caso, dell’amore che una figlia nutre verso il padre. Il libro inizia in maniera lenta e ci descrive la vita quotidiana di questa giovane ragazza, non particolarmente avvenente, e con una marcata inclinazione a cacciarsi nei guai. Ed è proprio a causa di uno di questi pasticci che il padre entra in scena. Non volendo svelare la trama posso dire che una serie di casualità hanno contribuito ad innescare la miscela esplosiva che ha avuto come conseguenza la morte di un giovane ragazzo e del suo bimbo, e successivamente il suicidio del padre di Rowan, la giovane protagonista del romanzo. Sempre casualmente entra in scena anche Ely Gage, un ragazzo che per molti versi ha a un passato simile a quello di Rowan.
Se dovessi definire questo libro direi che la prima parte è incentrata sulla vita disordinata di Rowan. La seconda è la storia un uomo, mi riferisco al padre di Rowan, schiacciato dagli eventi, e della sua lenta discesa verso quel male terribile che è la depressione. E per finire la terza parte direi che è l’elaborazione del lutto sia da parte di Rowan che da parte di Ely, anche lui coinvolto in questa triste vicenda.
Non sapevo di avere un numero limitato di possibilità. Non sapevo potessero finire, ma adesso lo so, sul serio, e così mi serve solo un’altra possibilità per cambiare tutto. In un mondo dove tutto si può comprare, vendere, rubare, elemosinare o barattare, invertire o migliorare, non è chiedere molto. Non lo è affatto. Solo una possibilità per salvare un uomo
Il libro è scritto bene anche se, e ribadisco che non mi è piaciuto, il ritmo è veramente lento, non esistono colpi di scena ne eventi particolari. I personaggi e le loro emozioni sono ben descritti, ma andrebbero inseriti non in un romanzo di questo genere ma piuttosto in un trattato di psicologia. La fantomatica storia tra Rowan ed Ely praticamente non esiste, Ely è latitante per quasi tutta la durata del romanzo, salvo comparire sporadicamente per arricchire in qualche modo la trama veramente scarna. Anche i personaggi secondari come ad esempio la mamma di Rowan o i nonni non arricchiscono in nessun modo il romanzo, capisco che l’argomento non sia dei più allegri, ma è veramente di una tristezza infinita. Non saprei a quale pubblico consigliare questo libro, di certo non è una lettura leggera perché porta con se un carico di angoscia, non lo consiglierei nemmeno a chi sta elaborando un lutto perché non credo sia in grado di aiutare nessuno. <1422549655506=23567427697-2796511261@mail=1projektitan=1com>.2:0.0.0.0.0" class="_5yl5"><1422549655506=23567427697-2796511261@mail=1projektitan=1com>.2:0.0.0.0.0.0"><1422549655506=23567427697-2796511261@mail=1projektitan=1com>.2:0.0.0.0.0.0.$end:0:$0:0">Mi auguro che il prossimo romanzo di Laura Wiess possa essere, per così dire, un pochino più allegro, allietandoci la lettura.
Laura Wiess è originaria del New Jersey e vive tra i boschi della Pennsylvania. I suoi libri sono stati acclamati dalla critica e selezionati per diversi prestigiosi premi, quali l’Ala Best Book for Young Adults e lo Yalsa Quick Picks. Io che non vivo senza te è il suo primo romanzo tradotto in Italia.