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Io come mamma sono così

Creato il 28 marzo 2011 da Eramegliounpescerosso
Io come mamma sono così
Quando ho visto il Giveaway di MammaMoglieDonna ho provato l'impulso di correre immediatamente a scrivere un post per partecipare poi però mi sono bloccata. Tante volte da quando ho iniziato con il mio blog mi sono posta il problema di quanto raccontare di me, di noi...Descrivere il mio essere mamma ovviamente implica raccontarmi fino in fondo e io non sapevo ancora se ero pronta. Dopo lunghe riflessioni sono giunta alla conclusione che condividere la mia esperienza con voi potrebbe servire a dare forza a qualche altra mamma quindi ci sto, partecipo a questa bellissima iniziativa. Sono rimasta incinta a 23 anni. La notizia ha rivoluzionato la mia vita da studentessa universitaria ma ero contenta, avere un figlio era da sempre il mio sogno più grande. Ho avuto la fortuna di avere un compagno che è rimasto al mio fianco nonostante stessimo insieme da poco. Insomma nonostante tutto, gli inizi promettevano bene. Poi, con la morfologica, è arrivata la doccia fredda. Il mio bambino sembrava avere problemi a un rene, probabilmente avrei dovuto abortire. Mi mandano in un centro più specializzato in cui un Hitler in gonna mi insulta perchè per problemi a un rene non si può abortire, con un rene solo si vive benissimo. Le dico che sono ben felice di non dover abortire ma che non era stata un'idea mia, nel centro precedente me l'avevano praticamente imposto. Hitler dice che non è niente, forse sono solo placchette d'acqua, facciamo l'amniocentesi per stare tranquilli: tutto ok, la situazione sembra tornare normale. Passo comunque la gravidanza sotto stretto controllo e le ultime settimane sono a letto a riposo. Alla fine della 38 settimana decidono di farmi un cesareo per rischio di sofferenza fetale. Estraggono il bambino e mi dicono "È un bimbo belli...ssi...mo..." poi il silenzio. Il bambino non piange, i medici non parlano, mi lasciano da sola e vanno tutti in un'altra stanza. Dopo qualche minuto che a me sembra un'eternità torna l'anestesista e mi accarezza i capelli in silenzio e io penso "me lo sentivo, non ce l'ha fatta". Poi riappare il ginecologo che mi dice "non è andata come ci aspettavamo, tuo figlio ha malformazioni alle mani, alle orecchie, problemi alle anche, ai piedi, qui non può restare, dobbiamo mandarlo in patologia neonatale in un altro ospedale". Chiedo di vederlo: ok, non ha i pollici, le orecchie sono un po' strane ma è vivo e a me sembra bellissimo. Ci separano e io non riesco neanche a piangere per il male perchè Edo era incastrato con il cordone ombelicale intorno al collo e a una caviglia e per farlo uscire mi hanno dato una gomitata sulle costole e ogni volta che respiro sento un dolore atroce. Qualche ora dopo una dottoressa mi si avvicina e mi dice che mio figlio sarà un vegetale, dovrò metterlo in un istituto. Io non penso a niente, voglio solo rivederlo. Riesco a farmi dimettere prima e corro da lui. Dopo qualche giorno me lo lasciano prendere in braccio e lui sembra così sveglio, così interessato a tutto. Resta in patologia neonatale 20 giorni poi finalmente me lo porto a casa. Il rene con le placchette d'acqua è sparito, ha un rene solo e per due anni resta sotto profilassi antibiotica onde evitare possibili infezioni che intaccherebbero il rene sano. Non ha i pollici. Ha i gomiti lussati e le clavicole a manubrio. Ha le braccia più corte del normale. Ha la displasia alle anche e deve portare un pannolone rigido che gli tiene le gambe separate. Devo massaggiargli i piedi continuamente per correggere l'iperflessione. Ha due comunicazioni al cuore. Ha la dermatite atopica e devo incremarlo continuamente. Potrebbe avere problemi d'udito. Non ha lacrime ne saliva. Potrebbe non avere tutta la dentizione permanente. Piange di continuo per le coliche e vomita per il reflusso. Sono a pezzi, praticamente vivo in ospedale per i continui controlli medici ma lo adoro e lui è sempre più vispo. Quando Edo ha cinque mesi ci trasferiamo in Spagna, ormai lui è uno spasso e i problemi piano piano sembrano migliorare. Abbandoniamo la mutandina rigida perchè le anche sono a posto, i piedi migliorano, viene operato alle mani e gli trasformano gli indici in pollici (sempre quattro dita ha ma almeno può tenere un bicchiere con una mano sola) lasciamo l'antibiotico e il rene sta bene, le comunicazioni al cuore si chiudono, il vomito diminuisce fino a sparire qualche mese fa, la dermatite è sotto controllo e gli appuntamenti in ospedale diminuiscono sempre di più. Certo resta il fatto che comunque avendo solo un rene sarà sempre a rischio, che ha quasi sei anni e pesa appena 11 kg per un metro d'altezza, che la dermatite in fase acuta è tremenda, che qualche problema d'udito ce l'ha, che i denti senza saliva si cariano alla velocità con cui il burro si scioglie sul fuoco e che psicologicamente non è facile essere diverso dagli altri e sentirsi chiedere continuamente perchè hai quattro dita è devastante. Però è un bambino stupendo, dolcissimo, intelligentissimo, parla due lingue (italiano e spagnolo) perfettamente e impara in fretta qualsiasi cosa, isomma, nulla a che vedere con un vegetale!!!
Come immaginerete, a causa dei suoi problemi gli sono stata molto vicino e poi durante i quattro anni in cui abbiamo vissuto in Spagna, non conoscendo nessuno, mi sono attaccata tantissimo a lui, tanto che abbiamo instaurato un rapporto simbiotico che mio marito non approva del tutto... Insomma, sono una mamma che vive per suo figlio, sempre alla ricerca di nuovi stimoli per lui, per le sue mani, per il suo cervello, per la sua persona. Una mamma che si perde in un bicchier d'acqua per le stupidate ma che si sa fare forza davanti alle difficoltà vere. Una mamma che mai e poi mai si perderebbe il rituale della buonanotte con la lettura di un libro, le riflessioni della giornata e coccole a non finire. Una mamma che a volte urla forte ma poi chiede scusa. Una mamma che sta crescendo con suo figlio perchè è ancora un po' bambina e perchè lui è il suo più grande maestro. Una mamma che vorrebbe altri figli ma che per il momento non può perchè i medici le chiedono di aspettare di avere qualche certezza in più (non riescono a trovare una sindrome compatibile con Edoardo e quindi non sanno perchè è nato così ne come evolverà la situazione) ma che è contenta comunque perchè così si può dedicare completamente al suo cucciolo.
Credo che il mio post rientri nella definizione "sfogo"... :)
Grazie ancora a Mammamogliedonna per la bellissima opportunità che ci hai dato.
Io come mamma sono così

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