Pochi giorni fa ho letto un post in un blog che seguo praticamente da sempre, quello di Elena Fiore. In questo post si parla di giornali, riviste, direttori senza scrupoli che ultimamente hanno preso l'abitudine di "reclutare" blogger e creative promettendo loro compensi che non hanno nessuna intenzione di devolvere e una famigerata visibilità.
Signore mie, chi di noi non cederebbe davanti alle lusinghe di persone smaliziate e senza scrupoli? A chi non piace la "vetrina"? Chi non vorrebbe vedere pubblicato un proprio lavoro? Chi, davanti alla concreta possibilità sventolata davanti al nostro naso, non farebbe un pensierino di creare una progetto tutto suo? E se poi ci viene detto che "il nostro compenso è la visibilità" ci accontentiamo pure, ci mancherebbe... fortunate noi che non dobbiamo addirittura PAGARE per avere questo privilegio!
Io che ne so? Beh, riguardo la creatività non molto, ma ricordate che sono un'ex-pittrice. E il mondo delle mostre è pieno di galleristi che insistono per farti pagare l'uso della sala, la pubblicità ecc. Magari non sarà bello sentirselo dire, ragazze, ma io lo grido lo stesso: SE IL VOSTRO LAVORO VALE, NESSUNO VI CHIEDERA' MAI DEI SOLDI IN CAMBIO, anzi, sarà ben lieto di pagare LUI voi. Certo il mondo editoriale è diverso, ma il principio è sempre lo stesso, se il vostro lavoro vale davvero dovete insistere per avere il dovuto.
Intendiamoci, io sono la prima a fare volontariato con il mio lavoro: insegno gratuitamente ai bambini ma questa è una MIA scelta, nessuno mi ha promesso nulla, nè visibilità nè tantomeno soldi. E poi, diciamoci, se uno lo cura, il proprio blog e il profilo FB, dopo un po' la pubblicità arriva. E gratis.
E so che alcune delle mie amiche vere o virtuali, come appunto Elena, Luisa, Daniela e Anna, pur facendo delle cose meravigliose, uniche e di grande valore, sono state letteralmente imbrogliate, chi più chi meno.
E allora, popolo del web, facciamoci sentire. Siamo tante, siamo incavolate, compriamo solo le riviste che trattano in modo degno e rispettoso noi creative. Chi tocca una di noi le tocca tutte, non vi pare? Fate girare la voce!