Magazine Diario personale

Io, il mio Cane e le Communities

Da Pedroelrey

Ieri sera tornato a casa dopo cena mi sono messo a giocare con Romeo, il mio cane [vedi foto], e distrattamente ho lasciato il cancello del giardino aperto e lui è scappato. Dopo aver provato a seguirlo a piedi l’ho perso di vista. Sono rientrato a casa sperando che tornasse ma questo non è avvenuto, allora ho preso la macchina ed ho iniziato a girare un paio di isolati alla sua ricerca. Niente, del cane nessuna traccia. Disperazione!

La persona che era in quel momento con me decide allora di postare sul gruppo Facebook “Sei di Cervia se…”, community che riunisce la bellezza di oltre 3300 persone che vivono qui, la foto del cane dicendo che appunto era scappato e se qualcuno lo avesse visto di avvisarci.

Dopo tre minuti è arrivata la segnalazione e otto minuti dopo un angelo, una ragazza, aveva il cane, ci dava il suo numero di telefono e correvamo a prenderlo dove era stato fermato [a oltre 2 km da casa, btw].

Romeo Sdraio

La base dell’esistenza delle community è lo scambio di informazioni sul nesso di coesione. Le informazioni sono un valore per la community.

All’interno di una community gli scambi e le condivisioni sono intensi fra quanti si riconoscono nella stessa passione o interesse. Vi è un forte senso di comunità e identificazione nel gruppo. Un unico simbolo affettivo stabilisce un solido nesso di connessione grazie al quale vi è un alto tasso di attivazione e partecipazione alle dinamiche della community.

Se avessi avuto un  dubbio sul tema la vicenda della, breve, fuga del mio cane lo conferma. Credo che le conclusioni, e le indicazioni operative che ne derivano siano scontate.

Communities Frog

PS: Ovviamente, GRAZIE alla persona che mi ha ritrovato Romeo alla quale troverò modo concreto di dimostrare la mia gratitudine nei prossimi giorni.


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