Io, le primarie del PD e la supercazzola
Domenica, come noto a tutta la penisola, ci sono la Primarie del PD.
Grande opportunità di democrazia, avanti per il bene comune, molto moderni e blablabla.
Io che non ho perso una occasione di voto dal momento che ho raggiunto la maggiore età, fossero elezioni nazionali, comunali, referendum o gara di ballo acrobatico, potevo forse mancare?
Certo che no, anzi mi sono fatta promotrice della necessità di andare a votare per scegliere un degno rappresentante del Centrosinistra italiano, sebbene la definizione Centrosinistra faccia rabbrividire ogni singola cellula del mio corpo e non dal godimento.
Brrr.
In piena aspettativa con il modus operandi della Sinistra italiana, che ascolta tutti, fa parlare tutti e poi non fare una beneamata cippa ma la ingarbuglia così tanto che sembra abbiano lavorato tantissimo, l’iscrizione alle Primarie è un processo così complicato da poter essere paragonato senza indugi ad un logaritmo, di quelli che alle superiori mi facevano venire il mal di testa.
Come si fa?
Allora, dal 4 al 25 novembre è possibile iscriversi al sito dall’inquietante e prolisso nome Italia Bene Comune. Compilando un form vi viene rilasciato un pdf da stampare. Attenzione, serve il numero del vostro seggio elettorale, quindi dovete andare a cercare in fondo all’ultimo dei vostri cassetti la tessera per votare. Trovata? Bene, andiamo avanti.
Ora con questo foglio che avrete stampato, la tessera elettorale, un documento d’identità e due euro (perché niente è gratis, nemmeno la democrazia), potete andare a ritirare il vostro certificato di elettore di Centrosinistra. Come se fosse l’estratto del casellario giudiziale, come una bandiera o una copertina di Linus.
Un vanto o una colpa.
Un deterrente, anche.
Tu, vergognati, sei un elettore di Centrosinistra!!!
Non voglio commentare.
L’unica cosa positiva è che si può fare anche contestualmente al voto, il ché non è poco.
Con questo certificato, infine, si può votare.
Alleluja.
Are Krishna.
Hip hip, urrà!
Io capisco le esigenze di certezza di voto univoco, ma vi immaginate l’italiano medio? Lo stesso soggetto che litiga alle poste se perde un minuto di tempo? Che non cambia canale in tv per la fatica di premere un pulsante del telecomando? Senza considerare il digital divide, eh, che poi mi infervoro.
Che è, una gara al ribasso?
Meno italiani vanno alle Primarie e più possono fare come gli pare?
Stai a vedere che alla fine Tabacci, zitto zitto, fa il colpaccio!
Insomma. Mi son fatta portatrice di luce e ho provveduto all’iscrizione di parenti, amici, amici di amici, parenti di amici e amici di parenti.
Peccato che da ieri il sito del PD sia impraticabile.
Complimentoni.
Ah, mi informano dalla regia che si può fare anche tutti lì domenica, dalle 8:00 alle 20:00. Facendo la fila, ovvio. Portatevi una rivista.
Detto ciò, ho espletato il mio dovere divulgativo e posso andare oltre.
Come dite? Volete sapere chi voterò alle Primarie?
Indovinate…