Magazine Diario personale
Il mio babbo è un libraio. Uno di quegli appassionati di libri che con il buon gioco della vita ha messo su una grande e bella libreria. Indipendente. Ha mollato una vita da manager e ha aperto realizzato quello che era il suo sogno. Lui è un commerciante, di quelli che non si arrendono, che studiano, che pensano sempre a cosa fare domani e che ci mettono il cuore. Io e mio fratello sappiamo bene come la libreria sia il suo terzo figlio.
Capirete che non ho bisogno di acquistare libri online. Io ho la fortuna di toccarne molti, alcuni anche prima della vera pubblicazione, posso portarmene a casa tanti e ogni volta che vado a trovarli mi ritrovo circondata dai libri, nel suo appartamento e nella bottega.
Ma non è solo per questo che non compro libri online, io del resto compro spesso libri in altre librerie perchè quella di mio padre è a 400 km da qui. Non mi piace ed in particolare mi riferisco ad Amazon. Credo faccia una concorrenza sleale, non riguarda gli sconti che sono legittimi, perchè spesso c'è altro nella scelta di un libro, ma nella questione economico-fiscale.
Il non pagare le stesse tasse di chi vende il tuo stesso prodotto ti rende per forza più forte.
La difficoltà di tutte le piccole medie imprese italiane non è la mancanza di passione o di capacità, è legata ai costi. Alti, altissimi. Tasse e personale. E' dura. E se tu sei un mostro grandissimo sicuramente mi farai molta ombra ma io bottegaio ti sfido, ci metterò altro, diventerò altro, darò altro, che spesso è relazione, rapporto umano, servizio di qualità. Però se tu non paghi il tuo lavoro come lo pago io non vale. Se io pago le tasse qui, dove vendo, anche tu devi pagare le tasse qui, dove vendi. E' una cosa che rende semplicemente giusta la fatica di sopravvivere nel mercato odierno. E questo vale per molti altri, mica solo Amazon, si parla di Google di cui non saprei fare a meno, di Ebay ecc... Ma del resto finchè la legge lo permette rimane un discorso più di principio che altro.
La Web Tax era giusta caro Presidente. Tutti si stanno muovendo in questa direzione, in Francia, in Spagna, in Germania e in Inghilterra. Badate bene, non sono un'esperta di economia anzi diciamo che la mastico più o meno come uno sdentato mastica torrone, però nella mia semplicità mi sembra una cosa semplice. Paga anche tu come me così partiamo alla pari.
Credo nell'importanza del mantenere le piccole imprese locali, quelle dove ti riconoscono quando entri, quelle che ti fanno stare bene quando ci vai a fare un giro, quello che ti offrono un consiglio sincero, quelle che ci tengono a te. Per questo non compro quasi nulla online. Non riesco a non toccare un vestito prima di comprarlo. L'ho fatto alcune volte certo, ma non mi piace. Non mi piace che arrivi dentro una busta di plastica. Non comprerei nulla di elettronico online, se mi serve un'aspirapolvere voglio che me la si racconti a voce guardandomi negli occhi, quando cerco un fondotinta che vada bene per me voglio qualcuno che me lo consigli visto che di trucchi non ci capisco una mazza, e le scarpe poi le devo sempre provare.
Però il web o meglio l' e-commerce è meraviglioso. E' sempre fonte d'ispirazione, pieno di potenzialità e possibilità. Ed è anche pieno di tante piccole realtà che vivono solo lì e che valgono molto. Che mettono lo stesso cuore che mette mio padre. E pagano le tasse dove vendono. E da loro sì che mi piace comprare con un click.
Ma tendenzialmente io sono quella che va a comprare il formaggio dal suo formaggiaro, la carne dal macellaio e la frutta al mercato. Io entro dal pescivendolo e mi conoscono. Sanno chi sono, che sono mamma, che non so cucinare. Se dimentico il portafoglio so che posso lo stesso prendere il latte al solito alimentari, tanto ci torno tutti i giorni.
Io mi fido quando compro nei miei negozi.
Se devo comprare un libro e non sono dai miei vado in libreria e mi compro un libro. Specie per il pargolo. C'è una libreria bellissima per ragazzi qui a Padova, Pel di Carota, e lui entra, sfoglia, tocca, guarda, prova. Ci facciamo consigliare. Poi compriamo. O magari no.
Lui, quello grande, ad esempio non la pensa come me. Compra di tutto su Amazon. Lui per negozi non andrebbe mai. Io vivrei a spasso per vetrine. Della serie gli opposti si attraggono.
C'è chi è vegetariano e chi non compra su Amazon.
La mia non è una lotta, nè un boicottaggio. E' una scelta.
date un'occhiata qui: #altrocheamazon
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