Io non so parlar d'amore. E voglio dire sono anche di quelle che San Valentino? serve solo a vendere cioccolatini.
Però sono innamorata. Oh sì.
Mi sono abituata ad essere innamorata. Così tanto da non ricordarmelo a volte, da non pensarci spesso, da sottovalutarlo.
Mi è più facile lamentarmi che raccontare un'emozione, mi è più facile commuovermi che ridere di gioia.
Sono innamorata di Lui, quello grande. Nonostante i nonostante. Forse, soprattutto per i nonostante.
Sono innamorata di mio figlio. E anche se c'è chi inorridisce quando sente dire da una mamma che è innamorata di suo figlio, beh mi spiace, altre parole non ci sono.
Per fortuna non c'è un solo modo di essere innamorati. Non c'è una regola. Non c'è un decalogo del come e perchè.
Si sa, una mamma ama sempre il proprio capolavoro. Non c'è niente di più ovvio e grande dell'amore di mamma. Diventa una cosa talmente radicale, così dentro le vene, che anche quando strilli, anche quando non ne puoi più, anche quando pensi di non farcela beh quell'amore c'è. Ma io a volte quasi me lo dimentico.
E allora mi voglio impegnare.
Mi voglio impegnare a dire perchè.
Un pò frettolosamente come sempre ultimamente. Ma se lo dicessi a lui, dopo un secondo sarebbe già lì a dirmi sì ok, giochiamo?
Sono innamorata del suo canticchiare in inglese, un inglese assolutamente incomprensibile, solo suo.
Sono innamorata della sua risata. Quella per cui poi scappa sempre una goccetta nelle mutande.
Sono innamorata del suo amore per il suo papà.
Sono innamorata di quei baci spontanei, così rari.
Sono innamorata del suo modo di imitare i pattinatori artistici.
Sono innamorata dei suoi disegni, pieni di cuori e fiori.
Sono innamorata della sua indipendenza. Ne sono molto fiera. E a volte un pò gelosa.
Sono innamorata di quella ciccia che ha tra la piega delle ascelle.
Sono innamorata di quel suo modo di cogliere, a volte, certi particolari.
Sono innamorata di tutti i fiori che sempre e ovunque raccoglie per me.
Sono innamorata di tutto quello che trovo nella tasche dei suoi pantaloni. Perchè realizzo che c'è un lui senza di me.
Sono innamorata dei ricordi, enormi e piccolissimi, che colleziono di lui.
Sono innamorata quando fa quella faccia lì.
Sono innamorata quando realizzo che un giorno qualcuno lo amerà, senza sapere tutto questo, senza averlo visto adesso.
Sono innamorata quando mi guarda arrabbiato perchè no, due storie per addormentarsi non gli bastano, ne vuole un'altra.
Sono innamorata quando mi chiede ancora un minuto di manina dopo le tre storie. (perchè vince lui).
Sono innamorata quando lo fotografo e lui mi fa quei sorrisi forzatissimi, solo per farmi contenta. E forse sperare che io la smetta presto.
Sono innamorata quando è felice. E lo sono quando non lo è. E i suoi momenti infelici, difficili, insicuri, ho scoperto essere la cosa più dura da accettare. Perchè ci sono, ci saranno e io non posso farci nulla.
Sono innamorata del suo rifiuto totale di indossare qualsiasi maglietta con scritte o disegni strampalati. Monocolore, al massimo a righe, e basta.
Sono innamorata del suo modo di barare quando giochiamo a carte. Lo so non si dovrebbe ma ne sono innamorata lo stesso.
Sono innamorata del suo modo di essere amico. Senza troppe complicazioni.
Sono innamorata del suo colore preferito, io che non ho mai saputo sceglierne uno.
Sono innamorata di quel sorriso che al momento non noto ma ritrovo nelle fotografie che gli faccio da lontano.
Sono innamorata di quel suo mento sporgente, anche se il dentista non la pensa così.
Sono innamorata e basta.
E grazie ad una festa snobbata da sempre mi sono concessa un pò di tempo per fare un elenco smieloso e piangere qualche lacrimuccia.
Il Lui grande mi prenderà in giro, lo so già.