“Io non sono Arcimboldo”

Il quadro di Arcimboldo fa pensare a Cremona? Neanche un po'. E' un quadro che può essere gradito e ammirato per molte ragioni, che è giustamente noto, tuttavia chi lo guarda non pensa a Cremona. E' stato scelto per il luogo in cui si trova, ma potrebbe essere esposto altrove senza perdere nulla. I turisti pare che cerchino dei menù appetitosi, dei vini di qualità, panorami urbani e naturali. Allora perché non proporre un'installazione dedicata ai generi agroalimentari locali, evitando marchi e allusioni e spot? Nessuno ha indicato quale sia un prodotto "d'eccellenza" esclusivamente locale: si evita di fare pubblicità, tuttavia si promuove solo un pittore che non ha bisogno di essere promosso e si fanno dichiarazioni poco chiare. Allora nessuna meraviglia che qualcuno scriva: "Io non sono Arcimboldo".

Un'opera d'arte è la rappresentazione del proprio tempo in una chiave di lettura individuale da parte dell'artista, quindi Arcimboldo non può essere l'espressione di una visione collettiva in una società moderna. Un brand di prodotto ne esalta le caratteristiche mentre il brand di una città esprime i valori dei singoli che in esso si riconoscono, è l'identità di Paolo, Claudia, Giovanni....è il loro DNA nel quale ritrovano la storia di famiglia, dei nonni, dei vicini di casa, dei compagni di avventura...il brand città è espressione di dinamismo, è vita, è trasformazione mentre il brand Arcimboldo è un quadro, simbolo di staticità. Non può esserci un brand città per ogni stagione, esiste un brand città che si evolve come un ciclo di prodotto e come tale affiancato da corrette strategie di sopravvivenza. Io "non sono Arcimboldo", sono Cremona e tutto ciò che rappresenta per me....

Claudia MariaRita Cremonesi

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