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Io non sono preoccupato per me, sono un ricco signore che può passare la sua vita a fare ospedali per i bambini del mondo…

Creato il 09 febbraio 2011 da Risibilmostra

 

Io non sono preoccupato per me, sono un ricco signore che può passare la sua vita a fare ospedali per i bambini del mondo…

Field hospital at Tsikhisdziri - Foto di Dimitriy Yermakov

Che fare ospedali per i bambini del mondo fosse l’aspirazione segreta di Berlusconi non era stato ancora palesato. Probabilmente questo attempato signore ci nasconde qualcosa. Non vorrei che tutti questi scandali li avesse montati ad arte per chiudere con la vita politica italiana, maleodorante come una palude, e potersi dedicare in pace alla sua vera passione: costruire ospedali per bambini in giro per il mondo. Ci riempirebbe di orgoglio e gioia sapere che l’ex premier, ingiustamente accusato dai terribili comunisti, sapere che dalle sperdute contrade dell’Afghanistan o dell’Iraq, dell’Africa nera o degli altipiani tibetani, arriva il suo messaggio all’Italia con quale comunica di aver costruito ospedali e ambulatori che possono ospitare centinaia di poveri, di mutilati, di dilaniati dalle mine antiuomo e dai pappagallini verdi. Sarebbe davvero uno schiaffo morale che tutti noi accuseremmo cadendo in ginocchio, recitando tra le lacrime il mea culpa. Ma, tenendo presente che il parlare per iperboli è una delle cose che il miliardario ridens sa fare meglio, con risultati sorprendenti sull’uditorio, aspettiamo che questo cavaliere, protetto magari dall’anima del fido stalliere, cavalchi un ronzinante e si allontani come in un film di Chaplin in direzione Afghanistan con al seguito i suoi Sancho Panza in divisa da crocerossini/e e cominci a cercare tra poveri e dilaniati villaggi il luogo dove porre la prima pietra per un nosocomio che mostri al mondo la grandezza del piccolo Cavaliere e della patria che non seppe apprezzarne l’incommensurabile valore. Nemo propheta in patria.



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