Alle 10.25 esplose un ordigno a tempo contenuto in una valigia. 23 kg di esplosivo causarono il crollo dell’ala ovest dell’edificio, l’onda d’urto raggiunse anche il treno Ancona-Chiasso che sostava sul primo binario.
Furono 85 i morti, e oltre 200 tra feriti e mutilati.
Oggi sono passati 31 anni da quella che viene chiamata la Strage di Bologna, uno degli atti terroristici più gravi e misteriosi della storia d’Italia.
Molte e svariate sono le ipotesi sui possibili mandanti di quell’attentato. Si sono fatti di nomi di spicco della P2, della banda della Magliana, del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, della Cia. Certo è il coinvolgimento di personalità forti dello Stato sul depistaggio delle indagini.
31 anni dopo quel 2 Agosto, i familiari delle vittime si chiedono ancora il perché di quella strage. Se lo chiedono anche migliaia di Italiani che in questo momento manifestano a Bologna e su Twitter dimostrando di non aver dimenticato.
Sul sito di microblogging sono migliaia le testimonianze con l’hashtag #ioricordo e #bologna1980. Twitter si conferma canale ufficiale per lo scambio di informazioni orizzontali, e per molti sta già sostituendo i mezzi di informazione tradizionale.
Chi sembra aver dimenticato è il Governo, anche oggi ingiustificabilmente assente a Bologna.
Ancora una volta i rappresentanti del popolo sono lontani dalla gente, incapaci di ascoltare e di comunicare con i cittadini. Cos’altro dovrebbe fare la Politica?