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Io Sono il Brujo di Stefano Fantelli: Presentazione
Creato il 22 aprile 2013 da Alessandro Manzetti @amanzettiLe storie di Fantelli ci lasciano percorrere un tunnel caleidoscopico; il protagonista, lo stravagante stregone Il Brujo, a tratti investigatore, poeta, uomo con due o tre cuori, non è altro che un accesso privilegiato alla fantasia, a una galleria di fotografie della realtà appese su un muro bianco. Camminiamo e siamo trasportati dentro assemblaggi narrativi ispirati alle opere di Andy Warhol, visioni di mondi paralleli che evocano i confini smarginati di Hieronymus Bosch o le vibrazioni delle forme di Francis Bacon. Io sono il Brujo traduce nelle sue storie i colori più accesi dell’arte e della sensibilità; la definizione di comodo di narrativa weird non riesce a definire Io sono il Brujo, con le ibridazioni, le contaminazioni, l’approccio da pittore antico, contemporaneo e futuro che incontriamo tra le pagine. Stefano Fantelli, seduto su un virtuale barcone sulla Senna, ritrae en plein air la realtà che ci circonda, con occhi e pennelli che sanno arrivare oltre, tra le luci sconosciute che accendono angeli e demoni, che distinguono i minuti che passano mutando la realtà; per noi sono variazioni impercettibili, quasi invisibili come la Morte, per Fantelli invece non sono altro che mattoni magicamente forgiati che usa come archetipali gradini per alzarsi e guardare “sopra”, con ironia, la vita che si muove in strana sincronia con le anime, mortali e immortali. Magnifici campi di grano sorvolati da magnifici corvi in cerchio: le parole, alchemici oli e acquerelli, sanno raccontare il sopra e il sotto, il prima e il dopo, di questo contenitore assurdo e affascinante che chiamiamo mondo. E questo assurdo, che si mette in posa nell’onirico "atelier" di Fantelli, può essere forse definito come weird esistenziale. Ma Io sono il Brujo sfugge a qualsiasi etichetta. Leggendo queste storie scopriremo che, in fondo, il vero stregone è l’autore. Scarica la scheda libro BookTrailer Prefazione di Gianluca Morozzi Voglio svelarvi un sordido segreto. Prestatemi orecchio. Ascoltate: non tutte le idee nascono da un bruciante, magmatico lampo di ispirazione. Non tutte le trame nascono al bancone opalescente di un bar dopo aver buttato giù bicchierini pieni di liquido infuocato, o sul sedile anteriore di una macchina parcheggiata sotto il cielo sui colli, fumando sostanze non del tutto legali in buona compagnia e tenendo una bottiglia con la mano libera. Cioè, molte storie nascono così, ma il corpo è abituato a questi trucchi, ahimè. Non puoi sempre fregare il tuo emisfero creativo con questi espedienti diabolici. L’emisfero ti guarda e ti dice: Tzè, ciccio, ormai ci vuole ben altro. Allora, a volte, operi in maniera diversa. Ad esempio, per ibridazioni impensate. Facciamo un esempio: ibridiamo le storie di vampiri con i college-movie. Cosa esce? Buffy. O Twilight, se preferite. Facciamo un altro esempio: ibridiamo gli spaghetti-western di Sergio Leone e Il signore degli anelli. Cosa esce? La torre nera di Stephen King. A volte l’ibridazione è a più livelli. Ad esempio: prendiamo un personaggio di nome Il Brujo, uno che dice cose come “Il suo ex avrebbe voluto uccidermi, ma io ero il Brujo e lo sarei stato anche il giorno dopo”, o “Cominciò a guardarsi intorno, guardava ogni cosa come fosse la prima volta che la vedeva. Conoscevo la sensazione perché ero il Brujo.” Okay: mettiamolo in mezzo a una carrellata di personaggi stile Desolation row di Bob Dylan, a Thor, la Morte ed Hemingway in via Riva di Reno. E vediamo quello che succede. Avete mai visto nella stessa pagina un angelo dalle ali amputate, il quartiere Pilastro e la salama da sugo? Nelle prossime pagine vedrete tutte queste cose e molte altre ancora. Ora potete offrirmi da bere per la piccola lezione di scrittura creativa. Anche se non sono il Brujo. La vita quando possiedi una scala interna (incipit) da Io Sono Il Brujo di Stefano Fantelli Era il pomeriggio della vigilia di Natale del 2004 e io ero il Brujo, ma mi sentivo anche molto Scrooge e un minimo incazzato. Ero colui che aveva puntato il dito contro gli déi e contro la Morte. Ai primi l’indice, alla seconda il medio. In casa mia avevo una scala interna in legno massiccio e la consapevolezza di essere l’esperto mondiale delle stronzate paranormali più assurde. Per esempio, le fate esistono: io quand’ero più giovane e più eroe ho vissuto con una di loro che voleva fare la ballerina e sbarcava il lunario lavorando in un night club. A quei tempi volevo fare lo scrittore e sbarcavo il lunario lucidando bare e scaricando acqua minerale e facendo lo sparring partner per pugili e ogni altro tipo di lavoro. Non ha funzionato. Per nessuno. Neanche tra di noi. Era pazza. E tanto per lanciare un altro po’ di merda sul ventilatore acceso, ha abortito senza dirmelo. Punto.
Profilo dell'autore Stefano Fantelli: Ha all’attivo più di cento pubblicazioni apparse su numerose riviste e antologie. Ha pubblicato le raccolte di racconti “Alla fine della notte” (Mobydick, 2003) e "Dark Circus" (Cut-Up, 2009), la graphic novel “El Brujo Grand Hotel” (Cut-Up, 2010) e il romanzo “Strane ferite” (Cut-Up, 2012). Come editor ha curato le graphic novel “Morbo veneziano” di Danilo Arona (Cut-Up, 2011) e “Bloodymilla” di Barbara Baraldi (Delos Books, 2011). Prenota la tua copia di Io Sono Il Bujo sullo store Mezzotints a € 1,49 Io Sono Il Brujo - Confessioni di uno Stregone di Stefano Fantelli Illustrazione di copertina di Ben Baldwin Mezzotints Ebook - Fuori Collana (Outseries)
Formato ebook (epub, mobi) Pagine: 45 - Lingua: Italiano ISBN epub: 9788890814587 ISBN mobi: 9788890814594 Prezzo di copertina: € 1,99 Scarica la scheda libro Prenota la tua copia
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