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Io sto con mamma orsa

Creato il 31 agosto 2014 da Drittorovescio
IO STO CON MAMMA ORSALo ricordo bene come fosse ieri. Era il 1972 ed ero una ragazzina che andava alle scuole medie. Avevo un'insegnante di Lettere, Storia, Geografia e Latino che definire splendida è poco. Di grande esperienza e giustamente severa, cercava di insegnarci ogni giorno l'amore per lo studio ed il saper vivere educatamente nel nostro ambiente.Per abituarci  anche alle buone letture leggere ( dopo il Manzoni, Dante, il Leopardi e  compagnia bella) ci consigliò un libro da leggere in classe, a voce alta e tutti insieme.Era " Nella Valle di Genova" di un'autrice trentina, Giovanna Borzaga. Vi si narravano, in doppia chiave, cioè dalla parte dell'uomo e dalla parte degli orsi del più grande cacciatore che il Trentino abbia avuto.Da questo libro ho imparato tanto e sarò sempre grata all'autrice ed all'insegnante che melo hanno "proposto".Gelosamente conservato nei ricordi più cari, l'ho sfogliato da poco, ponendo attenzione alla versione "vita da orsi" dopo le note vicende degli orsi che in Trentino, sembrano attaccare l'uomo in ogni occasione.Lo ammetto mi sono intenerita nel rileggere la sopravvivenza alla brutta stagione da parte di mamma orsa e dei suoi cuccioli  e anche nel racconto più crudo della vita degli esseri umani nello stesso periodo e in un ambiente ostile.
Mi hanno insegnato ad amare il territorio dove sono nata, a rispettarlo, a tenerlo pulito e ad amare  gli animali domestici o selvatici, indistintamente.Per anni ho abitato in una deliziosa casetta circondata dai boschi in cui vivevano gatti selvatici, topini di campagna, volpi, ghiri, tassi, scoiattoli, ricci, caprioli e via dicendo,  ed i miei genitori mi hanno insegnato ad amarli e rispettarli.Ricordo un anno in cui mio padre dovette seminare i piselli per ben tre volte perchè una capriola con due cuccioli scelse proprio quelle tenere piantine appena nate come cibo.Non vennero cacciati gli animali e non furono richiesti i danni, semplicemente si trovò il modo di convivere.
Ora, sappiamo che in Trentino l'orso ha sempre abitato, Poi sembrava fosse estinto ed allora si spesero quattrini pubblici per riportarne alcuni esemplari nel territorio.Gli animali si sono ambientati ed hanno prolificato e di ciò ne siamo felici.Mi pare strano che a nessuno sia venuto in mente di istituire degli utili corsi di  "Semplici norme di convivenza con gli animali selvatici".Tutti avrebbero capito che una femmina con i cuccioli non va avvicinata, soprattutto per la mera curiosità di carpirne delle immagini.Pensiamo ad una mamma umana con un bimbo piccolissimo in carrozzina ed improvvisamente qualcuno si piazza a stretto contatto del bebè...  so come reagirebbe la mamma e non mi meraviglio quindi della reazione dell'orsa.Ha semplicemente difeso i suoi orsacchiotti che non sono ancora svezzati completamente ed hanno bisogno di lei per sopravvivere ancora per un bel po'.NON si può separarla dai suoi cuccioli sarebbe come uccidere piano piano sia la mamma che i piccoli.Amo il genere umano, soprattutto quando riesce a convivere in  armonia non solo con i propri simili ma con tutto il creato e per questo, scusate, IO STO CON MAMMA ORSA.Dalla sua parte perchè  deve vivere senza essere disturbata, allevare i suoi piccoli e non esserne separata.

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