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Io sto con un nuovo centrosinistra e non con un nuovo governo Monti

Creato il 28 settembre 2012 da Antonioriccipv @antonioricci

Civati scrive che ci sono due primarie in campo:  “quelle che Bersani (non) sta (ancora) ingaggiando con Renzi, e quelle tra lo schema di centrosinistra e l’ipotesi politica ed elettorale di una maggioranza bi o addirittura tri partisan”.

Cioè la scelta sarebbe tre un governo Monti Bis caro ad Enrico Letta tanto per fare un esempio.

Oppure un nuovo centrosinistra. Si tratta di capire qualecentrosinistra.

Quello di Bersani prevede un asse PD-SEL e poi l’alleanza con l’UDC di Casini, ovviamente casini permettendo visto che ora punta tutto sul Monti Bis.

Quello di Renzi ripropone una corsa in solitaria del PD. Un pò come quella di Veltroni dagli infausti esiti elettorali.

Poi ci sarebbe il centrosinistra che ha stravinto alle lezioni amministrative:

Io sto con un nuovo centrosinistra e non con un nuovo governo Monti

“Noi continuiamo a sponsorizzare un modello orizzontale e partecipativo:

Noi dobbiamo Allearci ed essere il motore dell’alleanza.

Dobbiamo Allearci con il primo partito italiano quello dell’astensionismo aprendo la porta e raccogliendo ciò che viene dalla base dai cittadini.

Farlo, soprattutto nelle amministrative, nel contesto che le elezioni al nord hanno premiato senza alcun dubbio, nella cornice, non della foto di Vasto, non è questa la foto giusta.

Le foto giuste sono quelle che hanno vinto a Milano e adesso a Genova, La Spezia, Alessandria, Piacenza,  Monza, Abbiategrasso, Sesto San Giovanni, Meda, Buccinasco, Garbagnate Milanese e Crema, Pieve Emanuele, Cernusco sul Naviglio  al primo turno,

Le foto sono molto diverse, da una parte ci sono i tre segretari che si stringono la mano e fanno un accordo magari pochi mesi prima delle elezioni, dall’altra c’è una cornice di partiti che si sa aprire ai giovani, ai movimenti, alle associazioni, al volontariato, alle elitè economiche illuminate, al ceto medio, a gruppi ed esperienze del territorio.

Quelle giuste sono foto orizzontali non verticali, in cui tutti gli elementi portano ad un coinvolgimento dei cittadini, certo in un campo ben definito della scena politica ma che sa ed è in grado di trainare molti altri pezzi della società, foto che sanno andare al di là delle alchimie politiche.

Ciò comporta essere sobri, umili, trasparenti, aperti, essere tra la gente, nelle manifestazioni, nei quartieri e ascoltare, ascoltare e spiegare”.



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