IO sussuro alle Piante

Le piante hanno un’anima, possono provare emozioni o esprimere pensieri, è possibile comunicare con loro. Le ultime ricerche, infatti, rivelano che sono in grado di avvertire i suoni, percepire situazioni di pericolo, reagire a stimoli esterni, manifestando sofferenza o piacere. C’è chi per rispettare la sensibilità delle piante ha scelto un’alimentazione molto particolare, rinunciando non solo alla carne, come i vegani ma anche alla verdura, cibandosi esclusivamente di ciò che le piante regalano spontaneamente: i loro frutti. Non è possibile andare verso Dio, Cattolico, Mussulmano, Buddista, o quello a cui credete se credete, senza imparare ad amare la Sua creazione. L’amore è altruismo, è mettere se stessi da parte. L’amore vero non può essere egocentrico. l’amore di se stesso è una distorsione dell’amore. Possiamo imparare il vero amore altruistico nella sfera dei rapporti sessuali, nell’allevare un bambino, mettendoci al servizio degli altri. Non soltanto le persone o gli animali, ma anche le piante. Le piante sono esseri viventi dotate di un corpo, con al suo interno un’anima ed un’attività fisica. Ci sono possibilità di lavoro esoterico con le piante. Per esempio, ogni pianta, come essere incarnato, ha una copertura bio-energetica. Ci si può addestrare nella percezione dei confini. Si può sviluppare una chiaroveggenza che si sforzi di imparare a vederli. Ma esistono possibilità ancora più interessanti. In questo modo si può, addestrando la propria coscienza, trasformarsi in un albero. Per realizzare ciò, per esempio, bisogna avvicinarsi al tronco dell’albero e abbracciandolo sussurargli tutto l’amore che proviamo per lui. Allora potremo facilmente, ad esempio, identificarci con loro e imparare a comprenderle. Questo non è un obiettivo dogmatico in sé e per sé! C’è un significato realmente fondamentale in questo. Ciascuno di noi potrà crescere spiritualmente slo quando capirà che il mondo è uno ed è di tutti, compreso chi ancora deve nasciere. Ecco perché nel buddhi-yoga la fase di Nirvana in Ishvara è preceduta dalla fase di Nirodhi dove una persona impara a trasferire il proprio “Io” nella condizione “di non-Io”. Si dovrà tenere presente tutto ciò sin dall’inizio del proprio percorso, usando un’assoluta prudenza (quando vedremo) apparire in noi stessi l’arroganza, l’orgoglio, l’egocentrismo; altrimenti sarà molto difficile farvi fronte. Con l’aiuto delle piante possiamo raffinarci armonizzandoci con loro. Io sussurro il desiderio di ballare con loro, e loro mi capiscono!!!

Danziamo con loro! di Claudia @lunacla74