Per tutte le volte in cui mi sono ritrovata a stringere una penna in mano, con l'intenzione di provare a dare vita a una storia, penso di poter dire (senza sbagliarmi di molto!) di averne vissute altrettante, insieme a una profonda ammirazione per chi - con una penna in mano - riesce a dar vita a dei 'capolavori d'immagine'.Ora... lungi da me la tentazione di definire capolavoro questo primissimo approccio, non posso negare di sentirmi soddisfatta. :-D Ho proprio qui accanto a me il manuale di disegno che mi ha convinta a provare (Per chi fosse curioso o interessato: Imparare a Disegnare - Corso completo di disegno con il metodo VE.RA.DI, Vedere, Ragionare, Disegnare - di Giovanni Spinicchia e Simone Casu) e... pur non essendo ancora arrivata alla fine di questo mio primo 'studio', sono felicissima che delle pagine siano riuscite a convincermi ad abbandonare il timore di sbagliare e a provare.Credo sia stato un concetto in particolare, a farmi pensare di potercela fare. Disegnare non è poi così diverso da 'altre cose'. (riporto senza citare alla perfezione). Non si può essere subito perfetti, ma... con impegno e dedizione, si può sperare di farcela.Poi... un concetto legato alla musica (lo so, sembra strano). Altro elemento che, in diversi modi, ha fatto parte di questi miei trenta anni passati.Pare che il disegnatore abbia bisogno di 'soli' 7 segni fondamentali, per tradurre in disegno qualunque cosa sia presente nella realtà. Esattamente come il musicista, che fa affidamento alle sette note e alla capacità di leggere le stesse sullo spartito. Solo il tempo e l'esercizio costante permettono al musicista di passare dal leggere 'composizioni semplici', al riuscire a tradurre in musica distese di note ben più complesse. Il disegnatore dovrà fare altrettanto. Partire da tratti semplici, per poi arrivare a disegni di complessità ben maggiore.Ho accantonato il manuale e m'è servito giusto un attimo per la scelta del mio 'primo soggetto'.Avrei voluto provare a modellarne una con la Pasta di Mais (altro ritorno creativo di questo periodo). Allora... perché non provarci con una Bic?!? Ho stampato una foto e, in compagnia di un bel film, mi sono decisa a provare. :-DFinita la rosa, ho avuto dei problemi con la realizzazione delle foglie. Il risultato impreciso (diciamo pure... errato!), mi ha convinto a 'camuffare con fantasia'.Non mi dispiace...
Non ho pensato fosse opportuno cestinare tutto. Ho messo la data sul bordo del foglio e mi sono detta: i prossimi andranno meglio. :-DMi sento già in alto mare per quel che riguarda (riguarderà) la colorazione (adoro i pastelli, ma... sarà un durissimo scoglio da superare). Allora... per il momento, preferisco non pensarci. Visto che il bianco&nero ha un grandissimo fascino, perché non approfittarne!
Come sempre... parto per scrivere due righe e mi ritrovo con un Post lunghissimo. Confido nella vostra infinita pazienza di ipotetici lettori.Vi saluto, augurandovi buona domenica.Alla Prossima! ;-)