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Io vado al Multisala, non so te.

Creato il 04 giugno 2010 da Lacocchi @laCocchi
Abitare a Verona significa convivere con i numerosi problemi che questa città possiede: il parcheggio impossibile, i vigili e gli accertatori della sosta pronti a farti le multe sempre, a costo della loro stessa vita; una media di 4 macchine per famiglia (anche se la famiglia in questione è composta da due persone) che fa diventare la città incredibilmente intasata e stretta; le fighe (argomento molto trattato sul Bloggo); la ZTL o zona a traffico limitato, che spinge la gente a prendere contro mano i ponti della città pur di arrivare in piazza con il macchinone; ultimamente pure andare al cinema è diventato un problema.
Verona una volta pullulava di cinema: in pieno centro c'erano ben quattro cinema.Poi tutto d'un tratto, e senza un perché, hanno chiuso tutti. Anche il cinema che ha ospitato il mio primo bacio cinematografico. Tutti chiusi, uno dopo l'altro.Ne è rimasto uno solo, trasformato in un multisala, ma multisala chic: foto di grandi attori ai muri in bianco e nero, mega poltrone rosse, frequentato solo da gente di un certo tipo. Una multisala figa.
Fuori dal centro città si contano altre quattro sale, che cambiano film con una velocità supersonica: mettiamo che un giorno ci sia Iron Man 2, e il giorno dopo via con il film più sconosciuto del mondo, pluripremiato a festival del menga in Cina, tipo. E tutto il resto è MULTISALA.
Andare al multisala per me è peggio che andare dal dentista per farmi togliere i denti del giudizio. Odio i 20 minuti di pubblicità gratuita prima dell'inizio del film: perchè se sono al cinema, invece di un bel trailer di qualche film in uscita, mi tocca stare a guardare la collezione primavera estate dei vestiti da spose tamarri o dei gioielli di che ne so io? Per 20 minuti, dico, venti minuti della mia vita persi a guardare pubblicità di cose tremendamente brutte e assolutamente inutili.Non sono mai uscita dal multisala dicendo: "Sai cosa, quasi quasi domani vado a comprarmi uno dei finissimi gioielli ripieni d'oro e pietre preziose in quella gioielleria della pubblicità a Cologna Veneta. Vicino ed economico."
L'altro motivo per cui odio il Multisala è la sala giochi. Ogni multisala che si rispetti, è accompagnato da una sala giochi.La sala giochi del Multisala è popolata da giovani esemplari tamarri: pantalone sotto il culo, ma proprio sotto, con mutanda colorata in vista; scarpone Adidas enorme e diversamente colorato; cappellino da baseball in testa, preferibilmente di colori fosforescenti. Il giovane tamarro è sempre accompagnato dalla giovane tamarra, che aspetta appollaiata sulle scale della sala giochi, con tutte le ragazze degli altri.La giovane tamarra veste: pantaloni stretti, o minigonna inguinale; scarpa con il tacco 10 (che secondo me si porta da casa nella borsetta) rigorosamente a punta. Il colore? Ma bianco, ovviamente; magliette con pancia fuori, che non vanno dal 1990, ma che lei, che nel 1990 nemmeno era nata, mette con una certa grazia.
Ma ora entriamo nel fantastico mondo di una delle numerose sale del Multisala.
1-Popcorn ovunque. Chi ci ha mangiato nel mio posto, una famiglia di procioni?
2-Bicchieri dappertutto. Perchè per portarlo dentro pieno il bicchiere extra large di coca cola, nessuna fatica. Ma per buttarlo via vuoto... il bicchiere ha un certo peso specifico.
3-Giovani sguaiati: ah, i giovani sguaiati. Dimmi, la battuta ti fa ridere? Lo deve sentire anche madre, che è rimasta a casa, seduta sul divano, che la battuta ti fa ridere?Dimmi x2, la frase è stupida? Tu che dici "Che vaccata" a volume 100% sei più stupido, e non me ne frega nulla di quello che pensi. Per questo e molto altro: TACI.Dimmi x3: ma i piedi, metterteli in bocca invece che sul sedile davanti? Che cosa ne dici, vogliamo provarci? Sono qui per aiutarti.Dimmi x4: perchè prendi a calci il mio sedile? Hai dei tic? Ti parte una gamba ogni tot? Tipo riflesso incondizionato? Me lo chiedo spesso.
4- I miei coetanei sguaiati. Sono quasi peggio del giovane sguaiato. Perchè a 25 anni speri che uno sappia come comportarsi, e invece mi fa tutto quello che fa il giovane, sentendosi anche fico. Perchè lui ha 23-24-27 anni, e ha una certa importanza nella società il suo piede sul sedile davanti.
5- I rompi coglioni.La sala è vuota. Va bene che sul biglietto ci sono i posti numerati, fila e numero, ma se non c'è nessuno, possiamo anche sederci un po' dove ci piace, no? Cosa ne pensi, cara il\la mia caro\a rompi coglioni? Dicesi elasticità mentale. Ma forse non te l'hanno data in dotazione.
La rompicoglioni entra in azione proprio quando ti sei seduta, e il film è iniziato. Senti un "pat pat" sulla spalla. Ed eccola li, che ti guarda sconcertata: "Scusa, quello è il mio posto." "Cosa?" "No, dico, quello è il mio posto. Fila 11 posto 15." E resta in piedi ad aspettare.Tu la guardi, certa che lei stia scherzando, dato che a fianco a te, il posto 16 fila 11 è libero. Ma lei non scherza. Lei aspetta il posto 15, fila 11. Con tutte le altre file piene di posti 15 vuoti.
Quando ti sei alzata, ti sei spostata nel posto 16 fila 11, e lei si è seduta nel SUO posto 15 fila 11, non ti ringrazia, no. Lei si siede soddisfatta con la faccia di una che ha appena ritirato il Nobel per la pace o di una che ha appena trovato il rimedio del secolo per, che ne so, le emorroidi.
6- La ragazza in tacco 12. Continua ad essere un'enigma per me. Vorrei sapere perchè ti metti il tacco 12 per andare al cinema. Per vederci meglio quando ti siedi? O perchè mettendo le scarpe con i tacchi al cinema cammini per 4 minuti e mezzo, e poi ti siedi per un'ora e mezza, e quindi non hai male ai piedi?Di la verità che è così...
7- Last but not least, la vicina noiosa.Domenica al Multisala (dato che il film che volevo vedere non c'era da nessuna parte), la mia vicina si agitava come una matta: alzati, siediti, mettiti a destra, a sinsitra. "Ho mal di testa, vado in bagno. Poi mi fumo una sigaretta, poi torno. Quanto dura l'intervallo? Vuoi qualcosa da mangiare? Vuoi una coca? Allora vado. Resta qui." Ma dove pensi che vada, mi chiedevo io. Pover'uomo. Io avrei approfittato dell'intervallo per scappare.
Al suo ritorno, puzzava di sigaretta all'infinito. E allora che fa? Apre la borsa, tira fuori un deodorante e se lo spruzza. Prendendo la sottoscritta in faccia. Poi, si getta sul bracciolo e si comincia a toccare i capelli.Poi, non contenta, si pettina i capelli. Su di me. Aspettavo solo che tirasse fuori dalla borsa una limetta e procedesse con un'accurata manicure.
La prossima volta, all'intervallo, insieme al carrellino dei pop corn e delle M&M's, mi ci metto io, con il carrellino beauty: deodorante, spazzolata ai capelli, limatina alle unghie. Ma attenzione: mi muovo solo se siete seduti al posto indicato sul biglietto. Altrimenti sti cazzi.

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