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io,IBRA

Creato il 25 luglio 2012 da Mriitan @MassiRiitano

io,IBRANon mi e’ mai piaciuto come giocatore, sempre sopra le righe, atteggiamenti spavaldi e irriverenti, maleducato, offensivo, ma un grande giocatore, un vincente, non c’e’ che dire.

Cosi’ ho avuto modo di leggere la sua biografia: io,IBRA.

Ovviamente nel non conoscere le persone, i fatti, le origini, si commettono tanti errori, e cosi’ faccio ammenda, rivalutando sotto alcuni aspetti lo Zingaro.

Lo chiamo cosi’, prendendo spunto da quella che e’ stata la sua lotta, almeno a suo dire, in tutta la sua adolescenza, e anche piu’ adulto, conosciuto e vincente.

Si perche’ pare che abbia sempre avuto questa etichetta di “diverso”, perche’ i genitori non di origine svedese, lui cosi’ longilineo e ossuto, con una mamma che lo picchiava con i bastoni della cucina e lui che andava in giro a rubare biciclette e studiare Ronaldo.

Studiarlo, SI. Cercando di imitare i suoi numeri, la sua rapidita’ di esecuzione, e rifacendo sui campetti da strada quello che il suo idolo faceva nelle grandi arene.

io,IBRA

Da qui la sua rabbia, la sua voglia di dimostrare sempre qualcosa in piu’, la sua voglia di continua vendetta, rivincita… cosi’ da farlo diventare vincente.

Ingaggi supermiliardari, vittorie, incontri – scontri con i migliori giocatori del mondo, e ovviamente allenatori.

Nel libro parte parlando dell’esperienza a Barcellona, di quando al suo arrivo la prima cosa che gli fu detta fosse che : qui siamo normali, non facciamo nulla di strano!, proprio ad etichettarlo appena arrivato.

Parla del suo conflitto irrisolto con Guardiola, accusandolo di codardia, di non riuscire a gestire personalita’ forti come lui, della convivenza con Messi, insomma tantissimi aneddoti che fanno capire tante cose che, a chi come me vede solo le partite e concede poca attenzione ai commenti e al gossip, fanno venir fuori una immagine diversa della persona.

Certo, anche lui affamato di soldi, lo scrive e lo racconta con le spese pazze fatte, gli aerei privati noleggiati, le follie eseguita, ma la fortuna l’ha baciato.

Davvero un bel libro da leggere, scritto male si intende, ma ricco di notizie e situazioni che fanno solo immaginare in parte la vita di questi grandi Campioni.

Certo ora sarebbe da aggiungere il capitolo del PSG, per capire cosa pensa del Milan, di Galliani e del mondo italico.

Massi

io,IBRA


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