In queste ore è emersa un’altra piccola novità relativa ad iOS 8. La prima Beta del nuovo OS mobile di Cupertino infatti affina e irrobustisce la gestione della privacy degli utenti. Sin da iOS 6, le applicazioni devono avere prima il consenso da parte degli utenti prima di poter iniziare a ricevere informazioni personali o sul dispositivo in uso.
Tuttavia questa è un importante cambiamento che è stato reso possibile grazie allo scandalo Path che causò gli strali di Tim Cook e anche l’interessamento della Casa Bianca.
A causa delle violazioni protratte da Path alla fine Apple fu pertanto costretta a introdurre un sistema di controlli molto profondo; e con iOS 8 la gestione della privacy relativa ai dati del GPS sarà decisamente più sofisticata.
Nella Beta di iOS 8 che è stata rilasciata solo pochi giorni fa al WWDC 2014, gli utenti hanno trovato una nuova feature che controlla esplicitamente gli accessi alle informazioni di geolocalizzazione, che rendono così praticamente impossibile commettere abusi, e così, quando un’appan utilizza un po’ troppo spesso il GPS, il sistema produce un avviso che recita:”App Store” sta usando la tua Posizione in background. Vuoi continuare a consentirglielo?”
Questa nuova funzione sembra finalmente percorrere la giusta direzione e difende il diritto alla trasparenza degli utenti.
La vera novità è il fatto che se l’app non accetta di sottomettersi a questa policy più stringente, il sistema le inibisce qualunque tipo di ingerenza nei nostri confronti.
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