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iOS e OS X: Colpo di grazia allo skeumorfismo

Creato il 06 febbraio 2013 da Redazioneatv @appletvblack

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La Apple in questi anni ci ha abituati ad un design che riproduce oggetti reali in uno spazio virtuale, in particolare nel mobile,  e tutto ciò ha un nome che non molti conoscono: skeumorfismo.
 

 

Sembra però che la Apple stia cambiando rotta e siano subentrate altre esigenze richieste dell’utente e non solo. Dopo vari analisi da parte di casa Cupertino, sembra che lo skeumorfismo, oltre che a distrarre l’utente, rischia di occupare troppe risorse  che potrebbero essere sfruttate per altri scopi. Infatti risorse come la CPU, RAM e GPU impiegate per la visualizzazione di  un’agenda ad esempio,  che descrive dettagliatamente la carta strappata o la venatura, possono essere risparmiate per altro.

Jonathan Ive, opterà quindi  interfacce di OS X e iOS, i due sistemi operativi targati Mela meno laboriose e più semplici. L’indiscrezione   viene  dal web dove la Apple cerca nuove figure all’interno del campus! Tutto ciò e comprovata  da una singolare offerta di lavoro che dice:

«Si ricerca un entusiasta ingegnere Cocoa per aiutarci a re-immaginare come le interfacce utente debbano essere costruite e debbano funzionare»: questo l’annuncio pubblicato da Apple, una proposta di lavoro che di certo non lascia molto spazio al dubbio. L’offerta fa riferimento principale alla suite iLife, il pacchetto di produttività multimediale incluso in ogni Mac, ma vi sono altri dettagli che lasciano intendere un progetto a ben più ampio raggio.

Qualcosa si potrebbe già intravedere con iOS 7 e con OS X 10.9, ma gli utenti non si attendano nulla di radicale. Lo spiega Brian Blau, analista di Gartner:

«Non credo Apple smetterà mai di ridefinire interfacce e sistemi operativi e con Jony Ive al comando, dovremmo attenderci dei miglioramenti. [...] L’aggiornamento delle porzioni principali di un’interfaccia utente non sono semplici: non si vuole distruggere ciò che oggi risulta efficace e nemmeno limitare il modo con cui gli sviluppatori si integrano con le piattaforme. Certamente, vi possono essere delle funzioni e delle feature aggiuntive che potrebbero offrire più flessibilità, usabilità e performance all’interno del contesto di supporto della grande libreria di applicazioni di terze parti.»

 


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