Ovvero tutte le gioie e i dolori intercorsi dall’acquisto di questo splendido device ad oggi.
Al primo avvio nonostante fossi al corrente delle sue evidenti limitazioni, sapevo che avrebbe mantenuto la fluidità in ogni circostanza (l’unica cosa certa in casa Apple).
Prima fra tutte la navigazione, che come ho già avuto modo di appurare in altra sede, presentava una reattività del touch superiore alla stragrande maggioranza dei device Android in commercio.
Nei successivi giorni iniziai ad ambientarmi nel nuovo sistema, cercando app alternative dove fosse necessario.
Fu subito evidente come l’App Store fosse maggiormente indirizzato alla retribuzione degli sviluppatori, rispetto alla controparte Play Store dalle radici più Adsense.
Ad esempio su App Store, le app DLNA erano presenti in maggior numero a pagamento, e l’unica versione free ostentava a funzionare.
E quindi data la situazione evitai di considerare le restanti, temendo il ripetersi degli eventi.
Piccola nota, la mancanza dell’app Calcolatrice, presente stranamente su iPhone.
Passeggera dimenticanza ?
Fatto sta che da li a poco iniziai ad apprezzare Note, l’app preinstallata nel sistema, che mi fu da subito molto utile per appuntare pensieri ed articoli per Ego.
Anche le gesture multitasking fecero la loro parte per un breve periodo di tempo, prima di fare ritorno al pulsante home.
E nonostante la mancanza di un file manager sufficientemente libero da vincoli, riuscii comunque man mano a rendere operative le mie priorità.
A tal proposito l’app FileMaster potrebbe fare al caso vostro
La batteria fu un altro punto forte, difatti con la ricarica di sole 3 ore, e la durata di circa 1 giorno e mezzo, mi lasciai definitivamente alle spalle il precedente Nexus 7 2012.
Tutto filava liscio quando iniziarono a palesarsi i primi problemi di giovinezza di iOS 7.
Da un lato i force close, che erano presenti in maggior numero su Safari, e su app esterne in forma più rara.
Dall’altra i lag, che dopo il rilascio della 7.1 furono presenti solo sulla rotazione dello schermo a tastiera attiva, e su Safari durante la visualizzazione di alcune pagine.
Qualcuno potrebbe definire tale patch come riduttiva, se si considera la risoluzione del solo rallentamento delle animazioni di Sistema, ma tant’è.
Ultima nota dolente, l’attuale presenza di bug minori come la falsata disabilitazione della parallasse, che fortunatamente non influirono sull’esperienza d’uso del dispositivo.
Ed infine ciliegina sulla torta, il mio ultimissimo trick anti-refresh, durante l’ascolto di musica su Safari.
La doppia navigazione
Grazie all’ausilio di Mercury Browser e del control center.
Di facile comprensione, il metodo funziona e non influenza le prestazioni di sistema, nonostante il solo giga di ram.
Sarete comunque relegati al volere di Safari per le pagine che aprirete, ma potrete sempre usare Mercury come browser da adibire alla navigazione.
E quindi, vale la pena di effettuare l’acquisto se non si hanno particolari pretese ? La mia conclusione è, assolutamente si, almeno fino a quando non verranno rilasciati esemplari Android o Windows 8.1 di pari prezzo (peraltro ci tengo a ricordare, che il costo online della versione wi-fi da 16gb, si aggira intorno ai 340 euro), e nel primo caso di pari prestazioni .
Ed ora il poll della settimana
iPad Mini Retina - Il punto della situazione dopo 2 mesi di utilizzoSecondo te il Mini è uno dei prodotti Apple più riusciti ?- Mah...il mio falegname con 30.000 lire lo fa meglio
- E' piuttosto evidente
- Si ma comunque il mio fanboysmo non mi lascerà mai dire si
- Trucidatelo è un Applefag
iPad Mini Retina Il punto dopo 2 mesi di utilizzo