Milano – Il testimone idealmente passato da Steve Jobs a Tim Cook si chiama iPhone 4S. Il nuovo smartphone di Apple è un iPhone 4G che ha fatto un salto in palestra prima di salire sul palco allestito nel quartier generale di Cupertino: un upgradesostanzioso, ma non così sostanziale da farne il nuovo iPhone 5 che molti attendevano e l’accoglienza è stata tiepida, sia in platea che in Borsa.
“Io amo quest’azienda” ha dichiarato Cook, CEO di Apple da poco più di un mese, ironizzando sul suo esordio pubblico, che fa seguito alla clamorosa uscita di scena di Jobs di fine agosto: “E’ il mio primo evento da amministratore delegato, non lo sapevate, vero?”. Dopo aver rotto il ghiaccio, via libera alla presentazione dei nuovi player iPod Nano e iPod Touch bianco.
Il pubblico, però, è in attesa di una novità annunciata da tempo e viene accontentato. O meglio, dopo scoprirà di doversi accontentare: il nuovo dispositivo Apple svelato da Tim Cook è un iPhone 4S, smartphone di cui erano già in circolazione nome e caratteristiche principali, presentato come “il miglior iPhone di sempre” (ok, fino al prossimo).
Apparentemente identico al modello precedente, almeno esteticamente, nasconde un’anima nuova. Molte le caratteristiche innovative (che il sito Apple illustra in un’apposita paginapubblicata nelle scorse ore): sistema operativo iOS 5, processore dual core A5, chip grafico e batteria ottimizzati e resi più performanti, fotocamera più rapida nello scatto, con nuovo sensore da 8 Megapixel con maggiore apertura del diaframma (per catturare più luce), risoluzione di 3264×2448 pixel in grado di registrare video Hd a 1080p, con la possibilità di memorizzare tutto su iCloud e utilizzare la nuvola per rendere disponibili a tutti i device Apple il materiale condiviso. Le antenne sono state completamente riprogettate, per migliorare le prestazioni anche in questo campo (con una velocità di download che, copertura permettendo, può arrivare a 14,4 Mbps) e scongiurare così il rischio di un nuovoantennagate.
Caratterizzato da un design identico al precedente, l'iPhone 4S è "nuovo dentro" (click per ingrandire)
Non mancano novità interessanti sul fronte della messaggistica, a cui iOS riserva nuove feature e un buon livello di integrazione con Twitter, ma fra le novità non si può non citare Siri, l’assistente a comando vocale che permette all’utente di impartire comandi alle funzionalità telefoniche dell’apparecchio (“Chiama casa”) o alle app (“apri il file pippo“, “indica la strada per Roma, viale della Liberazione”, “trova un ristorante nei dintorni”). Al momento le sue capacità di riconoscimento sono limitate a poche lingue (inglese, francese e tedesco), ma altre “arriveranno presto”.
I primi mercati in cui il 14 ottobre sbarcherà il nuovo iPhone, prenotabile in prevendità da venerdì 7 ottobre, saranno quelli di Stati Uniti e Canada. I prezzi – comunque riferiti alle versioni vendute in abbinamento a contratti di abbonamento biennali – andranno dai 199 dollari della versione da 16 GB ai 399 dollari per quella da 64 GB (quella da 32 GB si posizionerà nel mezzo, al costo di 299 dollari). A partire dal 28 ottobre sarà disponibile in Italia e in altri ventuno Paesi.
L’applauso che ha accolto la presentazione dello smartphone non è stato esattamente roboante. Sarebbe più corretto definirlo contenuto, debole, forse trattenuto dall’aspettativa dei presenti di vedere comparire – di lì a qualche minuto – un iPhone 5 che meritasse unastanding ovation, una mexican wave (una “ola” da stadio) o una qualunque altra clamorosa manifestazione di meraviglia.
Alla tiepida accoglienza dei partecipanti all’evento presso la Town Hall ha fatto eco la reazione della Borsa, che in tarda mattinata (serata, per l’Italia) sul titolo Apple ha fatto registrare ribassi tra il 4 e il 5%. Ma non c’è nulla di più umorale e ingiustificato di una oscillazione rilevata immediatamente dopo la presentazione di un prodotto che non ha alcuna storia nel mercato (e che dovrebbe anzi giovarsi di una reputazione derivante dagli ottimi risultati conseguiti dai modelli precedenti).
Certo, anche i mercati finanziari si attendevano una novità che rappresentasse uno stacco netto dal modello precedente, ma – rumors a parte – non esisteva alcuna conferma che Apple avrebbe assecondato tutte queste aspettative. L’appuntamento con iPhone 5 è, ancora una volta, rinviato a data da definirsi.
Dario Bonacina