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Iphone 5, tra costi reali e consumismo: quale confine?

Creato il 05 ottobre 2012 da Alessandro @AleTrasforini

Si sono viste "tribù" di affamati fan trascorrere notti intere davanti ad Apple Store di città italiane. Si sono viste aperture notturne, con mani desiderose di afferrare saldamente l'oggetto del desiderio. Si sono viste rincorse al primo telefonino da acquistare "live", quasi fosse questione "di vita o di morte" avere subito fra le mani l'ultima novità in fatto di tecnologia; sono state fatte interviste con ospiti allucinati e devastati. L'importante era, volente o nolente, possedere prima di tutti l'ultima novità della serie Iphone. La voglia di averlo sembrava incontrollabile, indomabile: si è forse trattato di una pulsione istintiva impossibile da dominare? Nel mentre, ovviamente, la malata informazione italiana ha percorso tutte le tappe di questo "straordinario" viaggio (?): sono state intavolate riflessioni, discussioni e dibattiti su un nulla tremendamente preoccupante.  Per alcuni (sempre troppi, nds) italiani l'imperativo è stato "singolarmente categorico": averlo subito, senza se e senza ma.  Dietro a questa pioggia di acquisti e prenotazioni si nasconde, forse, un altro segno (pur)troppo evidente della crisi che attanaglia questo malcapitato stivale: si tratta forse di un'esasperazione spinta verso il "voler apparire" ad ogni costo.  Possedere prima di tutti un qualcosa, che chiamare semplicemente cellulare è riduttivo, sembra essere più importante di qualunque altra priorità o difficoltà economica: l'importante è averla, possederla questa ultima "novità".  Novità che decadrà purtroppo prestissimo, diventando "semplicemente" la (n-1)esima trovata in fatto di tecnologia: nonostante tutto ciò, è stato importante averla subito. Possederla, quasi contenesse aria da respirare in un'atmosfera fatta di vuoto.  Avrebbe voluto tutto questo il geniale Steve Jobs, autore dell'ormai celeberrimo appello ai giovani incentrato sulla necessità di dover essere contemporaneamente "affamati" e "folli"?  Un Genio visionario come lui avrebbe voluto vedere folle accatastate alle porte di negozi "etichettati" dalla mela avvelenata di Alan Turing?  Hanno attribuito all'uomo Steve Jobs dichiarazioni secoli-luce lontane da questo modo di vivere la così chiamata "ingegnerizzazione di prodotto":  "Il sogno dei vostri clienti è una vita migliore e più felice. Non muovere prodotti, arricchisci le loro vite." Stando a elementi come questi, la domanda è una sola: dove sta la discrepanza fra politiche di marketing, esagerazioni di fan e convinzioni del Visionario Jobs? Domanda unica, ma con molteplici risposte: cosa ha spinto intere folle a muoversi per avere qualche speranza di "arraffare", filmare e/o fotografare gioielli tecnologici costituiti da questo "magico" Iphone5?  Se alla questione etico-sociale-comportamentale-psicologica-[...] si aggiunge anche la tematica legata al costo del prodotto, niente trova miglioramento.  La tematica relativa alla scelta del costo necessario a coprire gli investimenti è una scelta che, a conti fatti e pensati, risulta spesso terribilmente complicata: costi fissi, costi variabili, costi correlati al trasporto ed al personale, costi legati alle strutture ed alle tecnologie impiegate, [...].  Con l'aumento della qualità dei prodotti, solitamente, cresce anche la quantità di voci annoverabili nel "parco costi": tutto questo va inquadrato, per fortuna o purtroppo, entro la necessità di dover (ri)coprire le spese sostenute ad inizio progetto. Costruire un prodotto tecnologicamente più avanzato come l'ultimo modello uscito comporta, con elevata probabilità, la necessità di sostenere spese inevitabilmente maggiori delle precedenti: è poi possibile condensare il tutto nella ricerca del prezzo "adatto".  Adatto a cosa? Stabilizzato per coprire gli investimenti fatti od adatto per aumentare ed alimentare gli utili?  Attraverso domande come queste si sono, probabilmente, diramate anche le scelte fatte dal corpo marketing della Apple "post-Steve Jobs".  Fra domanda e domanda è arrivato, nonostante tutto, il prezzo per la cosiddetta "versione base": 729 Euro.  Le rimanenti versioni tecnologicamente più "dotate" si aggiornano su prezzi rispettivamente pari a 839 e 949 Euro: si tratta di un medio stipendio dell'italiano medio, forse? Se così fosse, si ritorna inevitabilmente alla questione sopra riportata relativamente alla scelta del prezzo: costo stabilizzato per coprire gli investimenti o gonfiato (ad hoc) per incrementare gli utili?  A quanto ammontano i prezzi medi negli altri Stati dove è stato effettuato il lancio di questo "ultimo grido"?  Ragionando su scala mondiale, quali sono state le stime prodotte da quello che è stato un vero e proprio "boom" di vendite e prenotazioni?  Stime riferite parlano di "circa" dieci milioni di vendite in soli due giorni: a quanto ammonterebbero, rimanendo su queste cifre, profitti e ricavi su scala generale? A queste congetture è possibile aggiungere anche un'altra stima, fatta dalla "banca d'affari" Jp-Morgan (la stessa cui ha fatto causa il Presidente Obama, nds) : la "questione" Iphone5 potrebbe produrre, da sola, un aumento dell'intero PIL americano prossimo a raggiungere il mezzo punto percentuale. La sola variabile "indesiderata" dovrebbe essere legata alla facilità con cui la Apple saprebbe gestire la cosiddetta "domanda impazzita".  Domanda impazzita, appunto, su cui ritornano impietose le eco provenienti dalle parole del Genio Jobs: "Il sogno dei vostri clienti è una vita migliore e più felice...Non muovere prodotti, arricchisci le loro vite." Riecheggiano, di pari passo, altre importanti tematiche: prezzi stabilizzati per massimizzare gli utili, aumento del PIL americano, necessità di gestire una domanda impazzita almeno quanto i nostri tempi, sfruttamento della manodopera a basso costo, reti "anti-suicidi" mescolate ad incidenti mortali.  E' questo il quadro che avrebbe voluto perseguire e realizzare il Fondatore Jobs?  A fronte di un prezzo simile, a quanto finisce di ammontare il costo realmente utilizzato per la produzione di un singolo Iphone5?  Il costo reale riesce a giustificare prezzi così elevati?  Uno studio citato in rete riporta, sinteticamente, quale potrebbe essere stato il costo reale sostenuto dall'azienda per la produzione di un singolo Iphone5: stando alle stime, si riferisce di "circa" 167,50 dollari. Assumendo che 1 dollaro valga circa 0,76 Euro, si arriva ad un costo reale totale di 129 Euro (arrotondati per notevole eccesso, nds). Stando alla validità (vera, presunta o non certificata, nds) di queste cifre, il divario è palese ed evidentemente incolmabile: quali necessità per decidere (imporre?) prezzi così elevati a fronte di costi così contenuti?  Vicino a domande come queste riecheggiano, inevitabilmente e senza sosta, altr(ettant)e questioni dalla portanza imbarazzante: come riutilizzare gli utili prodotti, come investire in eventuali responsabilità sociali (le fabbriche cinesi della Apple ne sapranno purtroppo qualcosa, nds), incremento previsto del PIL americano legato (inevitabilmente?) ad una domanda definita "impazzita".  Domanda impazzita, così come impazziti sono i tempi ed impazzite sono state (sono e saranno) le impietose folle in attesa del prodotto.  Finirà forse per valere il detto "Siate affamati" e basta? Ai posteri l'ardua sentenza, incrementi di PIL permettendo. 
IPHONE 5, TRA COSTI REALI E CONSUMISMO: QUALE CONFINE?
Per saperne di più:  "L'Iphone5 farà salire il PIL USA?", Euronews (http://it.euronews.com/2012/09/21/l-iphone-5-fara-salire-il-pil-usa/)
"Iphone 5, i prezzi ufficiali", webnews.it (http://www.webnews.it/2012/09/27/iphone-5-i-prezzi-ufficiali-729-839-e-959-euro/?ref=post)
"Ecco il costo reale di un Iphone5 sommando il prezzo di tutti i componenti",  (http://www.golook-technology.it/2012/09/ecco-il-costo-reale-di-un-iphone-5-sommando-il-prezzo-di-tutti-i-componenti.html )
"Ecco il reale costo dei componenti necessari ad assemblare l'Iphone5", appletvitalia.it (http://www.appletvitalia.it/2012/09/14/ecco-il-reale-costo-dei-componenti-necessari-ad-assemblare-liphone-5/)
"Costo reale dell'Iphone5: 167,5 dollari", Paperblog Italia (http://it.paperblog.com/costo-reale-dell-iphone-5-1675-dollari-1372072/)
"Cina, suicidi ed incidenti mortali nella fabbrica Apple di Shenzhen", ilfattoquotidiano.it (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/26/suicidi-nella-fabbrica-apple-cina/186730/)
"Offerte Iphone 5: prezzo in Italia, quanto costa in Svizzera ed Europa",  (http://www.amanteaonline.it/nazionali/2012/10/04/offerte-iphone-5-prezzo-in-italia-quanto-costa-in-svizzera-e-in-europa-798344.html#.UG8ULpjdem8 )
"Le dodici citazioni più belle di Steve Jobs sul business", ninjamarketing.it (http://www.ninjamarketing.it/2011/09/22/le-12-citazioni-piu-belle-di-steve-jobs-sul-business/)
"Obama chiede i danni alla JpMorgan per la crisi dei mutui subprime", Repubblica.it (http://www.repubblica.it/economia/2012/10/02/news/jpmorgan_truffa_mutui-43671141/)

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Da Magda Belisario
Inviato il 06 ottobre a 10:55

"...La Apple ci vende i suoi smartphone al prezzo più alto del mondo: dai 30 ai 70 euro più degli altri Paesi europei il modello base. E ben 229 euro in più di quello che sborsano gli americani: 729 euro contro i loro 500. In realtà il valore di fabbrica si aggira intorno ai 160 euro. E nonostante più del 50% sia guadagno le operaie che lo assemblano nella fabbrica cinese della Foxconn guadagnano 208 euro al mese." Quando smetteremo di farci prendere per il culo?!