iPhone low cost potrebbe chiamarsi iPhone 5C

L’immagine in questione è stata pubblicata sulle pagine del forum cinese WeiPhone, luogo del Web già famoso per altri leak in passato, sebbene non sempre credibili. Nella fotografia, una cesta ricolma di contenitori di plastica con la scritta iPhone 5C, ovvero le confezioni con cui Apple presenterà il suo smartphone agli utenti.

La scritta sul packaging, oltre che essere nel nuovo carattere aziendale Helvetica Neue Ultra Light, starebbe a indicare i colori di cui questo nuovo melafonino sarà dotato. La “C” starebbe infatti per “color” e, come si è avuto modo di appurare negli ultimi mesi, sono molte le scocche del terminale dalle diverse tonalità apparse online dai distretti produttivi asiatici. Per contro, però, vi sono altri fattori di lecito dubbio.

Non è dato ben sapere, infatti, perché Apple dovrebbe scegliere un packaging in policarbonatoper il device, di certo più costoso rispetto alla classica confezione di cartone raffinato. Inoltre una simile scelta cozzerebbe con la recente virata verde della società, con la decisione di ridurre al minimo le scatole inquinanti dei prodotti e fornire, dove possibile, soluzioni virtuali all’utente. Non potendo ovviamente optare per la digital delivery per un prodotto fisico come potrebbe essere il telefono, l’abuso della plastica non appare così environmental-friendly. Il dubbio si tratti dell’ennesimo falso, perciò, è più che ampiamente giustificato.

Se si tratti della vera confezione di iPhone low cost oppure del packaging di un modello clone cinese non lo si saprà prima dell’autunno, nel frattempo ci si chiede se sia meglio chiamare il dispositivo iPhone Light – così come lo si definisce da giorni – oppure iPhone 5C. Di certo la dicitura “Light” potrebbe non essere psicologicamente a favore dell’utente, perché rimanda all’immagine di un terminale di poco valore, sottostimato rispetto ad altri modelli, non completo ed esaustivo. iPhone 5C, invece, si concentra su una delle feature distintive dello smartphone, il colore, spostando i significati emozionali del possesso su una caratteristica positiva.