Ipocrisia maledetta!

Creato il 28 ottobre 2011 da Andreacusati

"Non tutti a Napoli non lavorano e pensano solo a fregare la gente.
Dedicato a tutti gli idioti che credono ancora negli stereotipi medievali." (nota dell'autore)


Sono capitato sul blog (Living over the sun) di un ragazzo che forse in futuro diventerà un nostro collaboratore su IO SONO INCAZZATO NERO.
Si chiama Peppe Iovino e scrive post interessanti, diversi sulla realtà napoletana.
Un post in particolare mi ha molto emozionato e ha colpito la mia attenzione, ve lo riporto qui di seguito:
  
          UN PENSIERO PER GELSOMINA VERDE!
Gelsomina Verde era una ragazza appena ventiduenne, viveva nel mio quartiere a poca distanza da dove abito!
Il suo nome, la sua storia,forse, la conoscete; fece scalpore nella cronaca di quel novembre 2004 quando queste zone si trasformarono in zone di guerre e purtroppo furono ucisi anche innocenti.Vittime innocenti così si dice no? Vittime colpevoli nell'innocenza, perchè per chi nasce qui e vive lontano dai clan, lontano dlala malavita, vive nella legalità e nell'onestà, si può essere uccisi anche nell'innocenza! Spesso mi chiedo che cazzo di valore abbiano qui la vita e la morte! Si muore per nulla, si muore per casualità, si muore pr sbaglio, si muore vittime innocenti!
penso a Gelsomina, come ad Antonio Landieri e ad altri!
Gelsomina era lontana dal mondo della malavita, la sua era una famiglia di onesti lavoratori, lei volle dedicare la sua giovanissima vita al volontariato, ad aiutare le persone più deboli del mio quartiere; aiutava le mogli e i figli dei detenuti del quartiere insegnando loro a leggere e scrivere e aiutava le ragazze madri. Un angelo che non meritava di nascere qui, in questa terra martoriata da un cancro che la affligge e che non si riesce a sanare, un cancro che può portarti via la vita e farti diventare una "vittima innocente"!
Gelsomina Verde fu rapita ed uccisa dagli uomini del clan Di Lauro nel finire del novembre del 2004, la rapirono e torturarono perchè volevano sapere da Gelsomina dove si nascondeva un affiliato al clan scissionista nella mira dei Di Lauro ma Gelsomina non ne sapeva nulla. I suoi aguzzini quindi la torturarono, uccisero e poi diedero fuoco al corpo nella sua auto! 
I suoi familiari trovarono all'obitorio un corpo irriconoscibile! Di Gelsomina non rimase nulla! 
22 anni 22 anni 22 anni 22 anni cazzo! Come si può, come è possibile!? 
Mi torna in mente questa sera la vicenda di Gelsomina Verde poichè ho da poco letto che Cosimo Di Lauro, colui che era stato condannato all'ergastolo come mandante, è stato assolto questa sera dalla corte d'appello di Napoli. Un paio d'anni fa Cosimo Di Lauro fu condannato all'ergastolo come mandante del rapimento e dell'uccisione di Gelsomina Verde!
Non ho parole, non riesco a spiegarmi come sia possibile l'assoluzione! Ha ancora un senso la parola "giustizia" in questo nostro Paese???!!! 
No, no che non ne ha mi rispondo immediatamente... purtroppo! 
Non ci sono parole dinanzi a tali notizie! C'è solo lo schifo... il senso di schifo totale! Tristezza, solo un'immensa tristezza... e rabbia, tanta grandissima rabbia per sto Paese in cui sempre più "giustizia" è solo una parola astratta!
Ripenso al vastissimo dolore, alle infinite lacrime dei suoi familiari, che con questa notizia si ritroveranno di nuovo catapultati in un mare di perchè, di incertezze, di angoscia e sopratutto di dolore, un grandissimo dolore perchè certo non si può trovare alcuna spiegazione alla barbara uccisione di una ragazza ventiduenne senza colpe se non quella di essere nata qui, ma ancor più non si può trovare senso a questa assurda assoluzione! 
 Guardate questa immagine, guardatela bene, non dobbiamo dimenticarla. Deve essere sempre lì in mente a ricordarci quanto fanno schifo i clan e quali gravi ferite han portato! Io penso che la memoria, il ricordo, nella lotta alla camorra sia fondamentale, non si deve mai dimenticare ma sempre RICORDARE!

Oggi i suoi familiari,in sua memoria, han fondato un'associazione che porta un sorriso in corsia ai bimbi afflitti dalle leucemie! 


  GELSOMINA VERDE: UN ANGELO CHE NON MERITAVA DI NASCERE QUI! 

Peppe Iovino
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Bel post.
Rabbia, amarezza, schifo, vergogna, sete di giustizia, impotenza.
Tutti sentimenti che almeno una volta nella vita tutti abbiamo provato, soprattutto nel Paese delle ingiustizie premiate. Non che all'estero sia diverso ma voglio parlare dell'Italia in questo blog.
Nel mio commento al post di Peppo ho linkato tre miei post vecchi che mi han fatto venire in mente le sue riflessioni. Uno parla del fatto che se la mafia (camorra, 'ndrangheta o quel che volete) è così imbattibile e ce la dobbiamo tenere è chiaro che sia collusa con lo Stato che più che esserne vittima sembra se ne serva, quindi non si capisce chi dei due è colluso con l'altro (LA MAFIA E' COLLUSA CON LO STATO?); un altro parla della parola vuota che è diventata da tempo (e forse è sempre stata) la giustizia (LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA); un altro ancora parla della memoria che dovremmo avere su queste VERE notizie e VERE ingiustizie e invece abbiamo solo per altre che neanche conosciamo bene, il tutto nell'ipocrisia generale (IL GIORNO DELL'ALZHEIMER).
Ci potrei aggiungere però anche il post scritto da poco su Marco Simoncelli (MUORE MARCO SIMONCELLI) perchè il punto dell'ipocrita essere umano è proprio questo: MUORE UN RAGAZZO DI 24 ANNI CHE FACEVA UNO SPORT PERICOLOSISSIMO, E' DIVENTATO RICCO E FAMOSO PER PRATICARLO E NEI SOLDI CHE PRENDEVA C'ERA IL RISCHIO DI SCHIANTARSI.
Noi ce ne vogliamo dimenticare, sembra uno che è morto per caso, per sfiga ma non è così. Simoncelli ha venduto la sua vita, gli ha dato un prezzo. Gli piaceva ciò che faceva e ne era appassionato daccordo, ma era anche pagato profumatamente per farlo. Ha rischiato sapendo di rischiare e il guadagno l'ha tenuto per sè, anche se fai beneficienza con tutti quei soldi che valore ha? Per te sono spiccioli mille euro e privartene non è una gran fatica. Invece la morte di Gelsomina, come tante altre che citavo in quel post, è davvero una sfortunata circostanza. Lei in più ha fatto molto per gli altri e il tutto gratis. La famiglia è un esempio di forza e coraggio: nonostante il terribile lutto e l'ingiustizia di uno Stato di merda che non ci tutela mai ha trovato l'orgoglio e la signorilità di andare avanti a dare qualcosa come faceva Gelsomina.
Meriterebbe anche Gelsomina, più di Marco, di stare nei profili di Facebook e di essere ricordata e invece questo siamo noi.
Sia chiaro, non è una critica a Marco Simoncelli e alle scelte che ha fatto, è una critica a noi. La nostra società ipocrita e ridicola che dà valore e memoria agli avvenimenti che ci vengono propinati per rimanere schiavi di un sistema.
A scuola si dovrebbe studiare Borsellino e Falcone e non sto cazzo di Garibaldi!
Si dovrebbero ergere monumenti a Pasteur e Sabin, non mettere sulle vie il nome di Craxi!
Invece noi ci picchiamo in uno stadio o per entrare in un centro commerciale! MA CI RENDIAMO CONTO DI QUANTO PICCOLI SIAMO!!!??? 

Insieme alla memoria che perdiamo di queste vere tragedie da ricordare scompare un pò di noi, della nostra storia, dei nostri diritti.
Aspetto con ansia il giorno in cui spariremo anche noi.

Un abbraccio a Gelsomina e alla sua famiglia... anche se con un vergognoso ritardo.
                                                                  Andrea Cusati 


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