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Ipotesi collaborazione Obama-Putin nell’operazione anti Isis

Creato il 29 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nell'Assemblea generale ONU i due presidenti si sono detti aperti al dialogo sulla transizione politica in Siria. Restano divergenze sulla possibilità di alleanza con Assad.

Alla 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite tenutasi ieri a New York si è avuto un primo confronto ufficiale tra il presidente americano Barack Obama e quello russo Vladimir Putin sulla questione in Siria. I due leader in questa sede hanno avuto un faccia a faccia a porte chiuse durato 95 minuti, al termine del quale Putin in conferenza stampa ha dichiarato:

"Il colloquio con Obama è stato sorprendentemente franco, costruttivo. Possiamo lavorare insieme."

Durante l'assemblea il presidente russo ha affermato: "è un errore non cooperare con il governo siriano" e ha proseguito dicendo: "Per combattere l'ISIS, occorre una coalizione internazionale come quella che si creò contro Hitler durante la Seconda Guerra mondiale. L'ISIS non fa altro che prendersi gioco della religione islamica e viola continuamente i diritti umani".

Secondo Putin c'è bisogno di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU per coordinare le operazioni di opposizione all'ISIS. Il vuoto che è stato creato in Nord Africa e in altri paesi da alcuni attori esterni ha portato alla creazione dello Stato Islamico. Quest'ultimo è formato da ex soldati iracheni, libici e siriani, anche quelli "moderati" sostenuti dall'Occidente. Quindi il miglior modo a parere del premier per contrastarlo sarebbe quello di creare una larga coalizione antiterroristica.

"Lo Stato Islamico non è solo una minaccia, è un vilipendio allo stesso Islam [...] Gli Ideologi dei jihadisti si fanno beffe dell'Islam, lo deturpano", ha sottolineato Putin. "Proponiamo di creare un'ampia coalizione per combattere i terroristi", ha detto Putin, aggiungendo che "i paesi musulmani devono essere attori chiave in questa coalizione". "Solo l'esercito siriano e i curdi combatteranno in modo reale contro lo stato islamico", ha detto.

La Casa Bianca si oppone alla richiesta dello "Zar" di collaborare con Assad sostenendo che:

"Se i russi usano la loro forza militare solamente per combattere l'Isis, allora va bene. Ma se lo fanno per rafforzare la lotta di Assad contro il suo stesso popolo, questo sarà negativo".

Obama continua a portare avanti la sua idea che una soluzione in Siria deve essere la transizione a un nuovo leader. Sostenendo che pur avendo l'esercito più forte al mondo non può risolvere questo problema da solo. Aggiunge dicendo che "dopo tanto spargimento di sangue, dopo tanta carneficina, non si può tornare allo status quo".

Putin ha anche citato "del problema dei rifugiati", che secondo lui si dovrebbe risolvere con il ripristino della sovranità territoriale laddove distrutta.

M.E.

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