Quello che vi diamo è un bilancio di morte: 81 esecuzioni capitali in soli dieci giorni, è questo il triste record degli Ayatollah. A diffondere il dato è stata la Ong ”Iran Human Rights”, da sempre in prima fila nella denuncia delle atrocità commesse dal regime di Teheran. Dura e inappellabile è arrivata la condanna di UE e ONU: in una risoluzione ad hoc, il Parlamento europeo ha condannato l’Iran per la morte del blogger Sattar Behesht e per la drammatica violazione dei diritti umani. Nelle stesse or le Nazioni Unite, per bocca dell’inviato speciale dell’Onu per i diritti umani in Iran Ahmed Shaheed, hanno richiamato il Governo iraniano al rispetto dei diritti delle minoranze, chiesto la fine delle esecuzioni di massa e intimato il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici.
A quanto pare, però, si tratta ancora di appelli al vuoto, soprattutto considerando la risposta fornita dal regime in merito alla morte del blogger Behesht. Teheran, infatti, sembra orientata a classificare la morte del blogger Sattar Behesht come decesso per “cause naturali” dovute ad una “sorta di shock…”. Che dire? Vergognatevi criminali !