Pegah Ahangarani, famosa attrice e blogger iraniana 27enne, è stata arrestata. Funzionari della sicurezza l'hanno prelevata dalla sua casa poche ore prima della sua partenza per la Germania, dove era stata invitata dal sito di news "Deutsche Welle" a partecipare ad un programma sulla Coppa del Mondo di calcio femminile, attualmente in corso.
La notizia è stata data da "Deutsche Welle" con un articolo in lingua farsi - la lingua persiana -, riferendo che la donna è attualmente detenuta dagli agenti di sicurezza delle Guardie Rivoluzionarie, come è stato confermato da funzionari di Teheran.
L'attrice iraniana è malvista dal regime islamico già dal 2009 - in occasione delle elezioni presidenziali -, quando ha fatto pubblicamente campagna in favore del leader dell'opposizione Mir Hossein Mousavi. Tuttavia, fino ad oggi è riuscita a sfuggire all'arresto a causa della sua grande popolarità.
La famiglia ha dichiarato che, un giorno prima della partenza per la Germania, Pegah è stata contattata dai servizi segreti e le è stato comunicato che non era autorizzata a lasciare il paese. Impaurita, si è rifugiata per qualche giorno dai genitori; poi ha deciso di tornare a casa e da quel momento è scomparsa.
La famiglia ha ricevuto una sua telefonata quando è stata arrestata, nella quale ha detto di non sapere il luogo in cui si trovava e quali accuse le venivano fatte.
Pegah Ahangarani è anche una filmaker; ha girato molti documentari, tra i quali il più recente "Dehnamkiha" - ritratto dell'attivista conservatore siriano Masoud Dehnamaki, tra i fondatori di Ansar-e Hezbollah, con riferimenti anche al suo sostegno a Ahmadinejad -, trasmesso poche settimane fa dal canale TV BBC Persia. L'organizzazione Articolo 19 - che ha sede a Londra - ha chiesto al governo iraniano di "rilasciare immediatamente Mohammadi e Ahangarani, e altri artisti e attivisti ingiustamente detenuti" e che "Le autorità devono chiarire le ragioni del loro arresto e garantire che le donne hanno accesso alla rappresentanza legale". Oltre a Pegah Ahangarani, infatti, sono detenuti nelle prigioni iraniane il regista Jafar Panahi - arrestato lo scorso anno perchè condannato alla pena di 6 anni di carcere e 20 anni di divieto di realizzare film -, Maryam Majd - fotografa iraniana e attivista che ha lottato per ottenere che le donne siano autorizzate ad entrare allo stadio per seguire le partite di calcio, arrestata a fine giugno prima che partisse per la Germania per scrivere un libro sulle donne e lo sport -, Mahnaz Mohammadi - acclamato regista di documentari - e molti altri artisti e attivisti.
Roma, 17 luglio 2011 Avv. Daniela Conte
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