L’Iran, purtroppo, è nuovamente sconvolto da un terribile terremoto di magnitudo 7,8. L’epicentro del sisma è registrato nei pressi della città Khash, ad una profondità di 15 chilometri ed è stato avvertito in tutto il Golfo Persico, particolarmente in Bahrain e nel vicino Pakistan. Le vittime, ufficialmente, sono per ora 40, ma si parla di interi villaggi distrutti e di centinaia di persone sotto le macerie. Pochi giorni fa, per la cronaca, la terra aveva tremato anche presso l’area di Bushehr, uccindendo diverse persone e mettendo in pericolo la centrale nucleare.
Su Il Messaggero di oggi (pagina 15), un articolo di Siavush Randjabar-Daemi sostine che, dopo il nuovo terremoto “ora il regime potrebbe rimettere in discussione il piano nucleare”. Spiace rilevare che, purtroppo, articoli del genere non aiutano in alcun modo a raccontare quanto succede in Iran. Il regime, infatti, è ben lungi dal fermare il programma nucleare: nelle stesse ore in cui i nazisti di Press TV trasmettevano le strazianti immagini delle vittime del sisma, il Capo dell’Agenzia Nucleare iraniana (AIOI), Fereidoun Abbasi-Davani, dichiarava che “la Repubblica Islamica è pronta ad arricchire l’uranio oltre il 20% per alimentare navi e sottomarini“. Abbasi ha chiaramente parlato di arricchimento ad una percentuale compresa tra il 45% e il 56%.
Su questo blog, qualche mese fa, avevamo per primi riportato questo piano del regime, sottolineando come ogni tipologia di arricchimento dell’uranio oltre il 20%, non ha alcuno scopo civile ma, al contrario, serve solamente per arrivare ad ottnere il know how per la costruzione della bomba nucleare. Portando avanti simili progetti suicidi, il regime non solamente dimostra di non rispettare le risoluzioni internazionali, ma soprattutto dimostra di non avere in alcun modo a cuore la salvaguardia del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini, preferendo ancora tutelare gli interessi dei Pasdaran e degli Ayatollah.
VERGOGNA…