La sospensione delle sanzioni nei confronti di Teheran, in seguito all’accordo sulla questione del nucleare tra i paesi del 5+1 e l’Iran, sarà per la Russia l’occasione di ristabilire i commerci di armi con il paese degli Ayatollah. Ad affermarlo è Victor Kladov, il capo del Dipartimento per la Cooperazione Internazionale di Rostec, organizzazione statale russa che si occupa di promuovere lo sviluppo e l’esportazione di prodotti di alta tecnologia per uso civile e militare.
Mosca sarebbe infatti già pronta a fornire a Teheran diversi sistemi di difesa aerea ed a ripristinare i vecchi contratti, sospesi dopo l’introduzione delle sanzioni ma che potrebbero tornare validi. Tra questi accordi c’è proprio la fornitura di sistemi S-300PMU-1, ossia missili balistici terra-aria in grado di contrastare sia attacchi aerei che missilistici; un contratto da 800 milioni di dollari, siglato nel 2007 ma in seguito annullato da Mosca.
Kladov ha aggiunto che: “l’Iran è il nostro tradizionale partner in fatto di collaborazione militare e, se le sanzioni saranno annullate, potremo riprendere le vendita di nuove armi e l’attività di manutenzione di quelle già in uso”; un mercato questo che potrebbe valere fino a 13 miliardi di dollari.
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