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“Irène” – Pierre Lemaitre

Creato il 27 maggio 2015 da Temperamente

Irène è il nome della moglie incinta del commissario Camille Verhoeven, eccentrico uomo di legge alto non più di un metro e quarantacinque centimetri. Uomo di legge che verrà messo a dura prova da un serial killer in cui convivono follia e determinazione, entrambe cieche alla ragione e sorde al buon senso. Irène è anche il titolo da trilogia  di Pierre Lemaitre, in Italia usciti per Mondadori.

A Camille viene affidato il caso di due ragazze letteralmente fatte a pezzi da uno psicopatico. I corpi sono così martoriati che inizialmente si pensa di essere di fronte a più assassini, come se tanta perversione non possa rientrare in un solo essere umano.
Purtroppo si ha fin da subito una fuga di notizie, che metterà Camille e il suo staff sotto un torchio mediatico dal minuto uno, con arrabbiature perenni da parte del capo della polizia e del magistrato, la dottoressa Deschamps.
Il nostro eroe quindi si dovrà destreggiare tra le indagini che non portano a niente se non a vicoli ciechi e la pressione delle procedure, della burocrazia, che sembrano metterlo in difficoltà tanto quanto acciuffare l’autore dei quegli scempi.

Molto crudo e ricco di particolari, il testo non risparmia al lettore le descrizioni dei delitti e gli stati d’animo perversi dell’assassino.
Tra le righe, specialmente nei dialoghi che intercorrono tra il commissario e la sua squadra, però, non manca lo humour francese, che a noi cugini d’oltralpe non fa impazzire ma che comunque caratterizza maggiormente lo stile dello scrittore.
Il villain di questo libro (il primo della serie incentrata su questo personaggio) sembra conoscere tutto del tutore della legge, tanto che è sempre almeno un passo avanti a lui.

Ribattezzato ben presto Il romanziere per via del suo modus operandi che ricorda quello di celebri opere letterarie, sembra davvero avere un uccellino che gli racconta il procedere delle indagini, per agire di conseguenza.
Ciò che vuole mettere in atto il cattivo inquieta non poco. Infatti prende le scene del delitto di libri del passato per riprodurli nella realtà, su giovani prostitute attirate nella tana del lupo con la promessa di una grossa cifra per i servigi resi.

La realtà che cerca di sublimarsi nell’arte, ricreandola perfettamente e divenendo essa stessa un’opera artificiale, di incommensurabile bellezza.
Una storia che non lascerà indifferenti, una sorta di matrioska letteraria che racconta se stessa e cerca di autoelevarsi a rango di opera d’arte.
Non vedo l’ora di leggere le altre due opere , Alex e Camille, che compongono la trilogia, per completare la storia di questo personaggio che mi è entrato nel cuore per la sua forza di combattere in prima linea la malvagità.

Pierre Lemaitre, Irène, Mondadori, 2015


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