Specchietto crinato, sfregio laterale destro, sfregio laterale sinistro, abrasione posteriore. L’esperienza insegna, prima cosa quando si ritira una macchina a noleggio è… controllare i danni non riportati nel contratto! Poi si può passare alla seconda, girare la chiavetta… anzi ormai siamo moderni… ON/OFF… sarà questo il tasto per partire? Wrrooooom!
Ora il problema più urgente da risolvere è quello di appiccicare il Tomtom da qualche parte. Il vetro inclinato della Clio sembra declinare l’invito e l’unica posizione plausibile è ventosarlo sulla super radio mp3. “Cacchio… così però non possiamo navigare nella chiavetta della colonna sonora! Una soluzione potrebbe essere attaccarlo al finestrino” dice Martimarti… “non proprio comodo” sussurra Vlao… “va bè dai… metti i Perturbazione e andiamo… ciacca li…” “Ops… ho sbagliato… ah ecco una cartina Il navigatoooore! ” e il Tomtom viene lanciato nel sedile posteriore…. “fai piano che è di Silvi!”
Dopo un po’ di problemi iniziali, il navigatore a 8 pollici integrato nella Clio riporta i due nei tempi previsti della tabella di marcia e, perfettamente all’ora di pranzo, si ritrovano magicamente a Glendalough a gustare un super sfilatino al tonno in riva all’Upper Lake. Una passeggiatina per sgranchirsi le gambe, un paio di autoscatti sulle tombe segnalate da croci celtiche e via verso Kilkenny la prima notte fissata nel dettagliato itinerario vlaoviano usato da Martimarti per selezionare i migliori alloggi dato un budget assegnato.
Rock of Cashel
La cittadina è deserta, qua in Irlanda i negozi aprono alle 10:00 e già alle 17:00 cominciano a mette a posto per chiudere, il giro nel corso deserto serve solo ad individuare il Dunnes Store dove fare spesa l’indomani mattina. Mattina occupata anche dalla visita del castello sapientemente ristrutturato anche negli interni dove è possibile ammirare tavolate imbandite come ai tempi d’oro.
La prossima tappa è Cork, ma prima di raggiungere la ridente cittadina visita d’obbligo a Cashel, uno dei luoghi più suggestivi di Irlanda con la sua cattedrale diroccata che, dalla cima della collina, domina le valli circostanti. Anche qui si passeggia tra le tombe, ormai non ci si fa più caso, ed è grande la tentazione di poltrire per qualche momento nell’erbetta muschiosa che germoglia copiosa nei paraggi. Pranzo al sacco e via… non c’è tempo da perdere… 12 giorni non avanzano se si ha intenzione di percorrere l’isola in lungo e in largo, bisogna muoversi!
Arrivati Cork una abitante del luogo, interpellata sulle bellezze artistiche da visitare, ci illumina sul da farsi. Pub, pub, pub, and talk to people è il suo consiglio. Ottima idea, subito messa in pratica nella mezz’ora successiva passata ad ascoltare un sermone di un tizio sui suoi ristoranti preferiti. La scelta chiaramente viene poi fatta a caso… ma qui pare si caschi sempre bene… almeno finora.
Anche la signora del B&B di Blarney è generosa di parole, e ci consiglia di cominciare la Wild Atlantic Way da Kinsale il porto che si narra essere il secondo al mondo dopo Sydney, non si sa bene in base a quale arcano parametro. Fatto sta che Vlao e Martimarti si fanno abbindolare da questa fama e si imbarcano in un fuori programma che costerà loro la prossima mezza giornata! Ma si sa… gli imprevisti sono il sale della vita o no?
IRLANDAIRLANDA 2014
Indice
Episodio 1 Il prologo e Dublino link
Episodio 2 Glendalough, Kilkenny, Cashel, Cork sei qui