Irreality premier

martedì, 20 settembre 2011

Irreality premier

Ci sono cose che (purtroppo) resteranno e lasceranno il segno.
"La patonza deve girare", pronunciata dal premierotto di Arcore, ha in sè il pregio (e lo sfregio) di racchiudere in pochissime parole l'idea malata che quell'uomo (malatissimo) ha della donna: semplice oggetto (girovago), al servizio sessuopatico del potere (degli uomini), utilizzata come merce di scambio per l'affare e il malaffare.
E dopo quest'intervista non ci si deve incazzare, ma si deve provare solo pena per la vita buttata di una ragazza, che a 30 anni non ha nessuna arte (tolta quella più antica del mondo) e presto verrà sostituita da stuoli di giovani leve perfino nella piccola particina che recita tristemente.
 
E' vero che non dovrebbe stupirci più nulla, che non dovrebbero più esserci dettagli in grado di aumentare il degrado. Però una cosa era difficile da immaginare: che il Presidente del Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano intervenisse direttamente per indirizzare le nomination di un reality show di terz'ordine (La Fattoria), che facesse allestire delle puntate speciali di un altro reality (L'isola dei famosi) par mandarci una delle sue "bambine" e che la confidente a cui ha sussurrato quel "faccio il premier a tempo perso" (e il tempo perso è davvero tanto...) era la sua inviata speciale al più sporcaccione (e demenziale e, ovviamente, di ottimi ascolti..) di tutti i reality (La pupa e il secchione).
 
E chi glielo spiega adesso alla Sciùra Maria che il televoto è tutto una messinscena, che le sue telefonate a pagamento non servono a niente e che alle nomination provvedeva direttamente l'anziano erotomane brianzolo?