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IS, continuano le stragi: colpite Iraq e Siria

Creato il 17 agosto 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino IS, continuano le stragi: colpite Iraq e Siria - 17 agosto 2014

IS, continuano le stragi: colpite Iraq e SiriaDi Mario Marrandino. Lo Stato Islamico, meglio noto come Is, gruppo estremista sunnita, ha compiuto massacri in Iraq e in Siria.

L’IS è ormai nota per la brutalità e velocità delle scorrerie, degli assassinii che commette e per costringere la popolazione non musulmana a convertirsi all’islam. Chi è sopravvissuto ha nitidi ricordi, ma allo stesso tempo da essi si sviluppano i retroscena più diversi e raccapriccianti: i più raccontano di esecuzioni sommarie e rapimenti di bambini e donne, queste ultime, riferiscono alcune testimonianze, ridotte in schiavitù. Gli ultimi due attacchi di cui si ha conoscenza sono avvenuti uno Iraq, nel nord, vicino al monte Sinjar e l’altro in Siria, in una zona abitata dalla tribù sunnita al-Sheitaat, nella provincia orientale di Deir al-Zor.

Iraq: venerdì pomeriggio, il corpo armato SI, arriva nel villaggio Kawju, nei pressi di Sinjar. A causa dell’attacco, le montagne della zona erano diventate un rifugio per la popolazione terrorizzata, che cercava la salvezza. Le notizie dall’Iraq arrivano lente, sia in occidente che in oriente, in quanto per i giornalisti è impossibile avvicinarsi ai territori controllati dall’IS e, inoltre, nelle suddette zone, le milizie curde e i soldati irachene se ne sono andati; le uniche informazioni che riescono a trapelare provengono dalle testimonianze dei sopravvissuti che sporadicamente riescono a mettersi in contatto con le forze dell’ordine o con delle altre città non ancora conquistate.

Secondo alcune testimonianze, a Kawju molti uomini sono stati uccisi dai miliziani dello Stato Islamico dopo che si sono rifiutati di convertirsi all’islam. In un primo momento separati dalle donne e dai bambini sotto i 12 anni, poi portate in gruppi ai confini del villaggio, il luogo delle esecuzioni. Un superstite che è riuscito a scappare racconta che i gruppi che arrivavano, venivano sterminati e successivamente gli assassini camminavano tra i corpi morti per cercarne di morenti e porre fine, quindi, ai moribondi, sopravvissuti alle prime scariche di proiettili. I miliziani hanno poi cominciato a camminare tra i corpi per terra e a sparare per uccidere gli uomini che erano sopravvissuti alla prima serie di colpi di arma da fuoco.

Siria: SI ha sterminato circa 700 persone, tutte appartenenti ad al-Sheitaat, che da luglio di quest’anno ha cominciato a combattere l’IS per il controllo della provincia orientale siriana di Deir al-Zor. I giornali sono venuti a conoscenza della notizia grazie all’intervento di un’organizzazione non-governativa e filo-rivoluzionaria, con base a Londra, l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani.

Un attivista anonimo, a Deir al-Zorh, ha raccontato a Reuters che 300 uomini sono stati uccisi dalle milizie SI solo nella città di Ghraneij, in un solo giorno. Un altro attivista proveniente da Deir al-Zor dice che le cellula terrorista ha lanciato un ultimatum agli abitanti al-Sheitaat, dando ai cittadini la possibilità si salvarsi se avessero abbandonato le loro dimore entro 3 giorni: gli sventurati che hanno abbandonato le loro case e sono sopravvissuti, si sono diretti verso altre città, oppure hanno superato il confine, raggiungendo l’Iraq e sperando in una sorte migliore.


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