Magazine Diario personale

Isaac Asimov

Da Gloutchov
Isaac Asimov Ho cominciato con Fondazione e Terra. Quinto libro della saga dedicata alla Fondazione. E da lì è cominciato il mio amore per il suo stile narrativo. In casa ho praticamente tutto di lui... tranne forse qualche saggio che ancora non sono riuscito a recuperare. Lui è, l'avrete capito anche dal titolo, uno dei grandi maestri della fantascienza... e probabilmente non avrebbe bisogno di essere adottato, perché difficilmente verrà messo in ombra, difficilmente andrà a finire nel dimenticatoio. Però ho deciso comunque di adottare proprio lui perché il suo modo di scrivere mi ha insegnato tanto... soprattutto mi ha insegnato a osare, e ad affrontare certi temi in modo diverso, con una visione d'insieme che potesse anche andare oltre a quello che sarebbe stato il racconto compiuto.
Isaac Asimov è nato nel 1920... ed è morto nell'ormai lontano 1992. Era un biochimico. Amava spiegare in modo semplice i concetti più complessi. E quale modo migliore poteva esistere se non la narrativa?
Lo so! Lo stile di Asimov, oggi, è difficile da digerire. Siamo abituati a ritmi che ci travolgono, non siamo più abituati a riflettere, pensare, leggere in prospettiva. Asimov non è palloso... è solo lungimirante... ed è per questo che molti dicono che annoia. Ma io non mi sono mai annoiato a leggere Asimov. Neppure i suoi Lucky Starr... sorpassati per nozioni scientifiche, ma divertenti come libri d'avventura tra le stelle.

Isaac Asimov

Asimov nel 1940

Ma cosa posso dire di Asimov che non è già stato detto? Proverò a parlare di lui attraverso ciò che hanno letto i miei occhi. Il ciclo della fondazione è probabilmente quello più intrigante. Ma va affrontato avendo già cognizioni sul ciclo dedicato all'Impero. Fondazione e Terra fu, da questo punto di vista, un romanzo atipico e perfetto come approccio... perché è un testo che svolge in maniera egregia la connessione tra i due cicli, e li porta a una conclusione che spalanca la porta al ciclo dei robot... il tutto attraverso una sorta di caccia al tesoro intergalattica. Fantastico! L'insieme di questo universo è così plausibile che... chissà, in un qualche modo potrebbe davvero realizzarsi. Volete che ve la racconti? Cercherò di essere breve anche se magari non sarò precisissimo nei dettagli... 
La Terra è sovraffollata. Non c'è cibo per tutti. Si cominciano a costruire delle colonie in orbita. Si applica un controllo stringente sulle nascite. Si fonda (non senza difficoltà) un governo unico mondiale. Ciò porta, lentamente, a un calo demografico ingente... che però viene sostenuto dal lavoro di robot intelligenti che si sostituiranno lentamente alla manodopera umana. Da qui scoppia una terribile crisi economica. I robot rubano il lavoro agli uomini. Le classi sociali si estremizzano. I ricchi lasciano il pianeta e vanno a vivere su piccole colonie orbitanti attorno alla Terra. I poveri si rinchiudono in città alverari. Nel frattempo i robot continuano a coltivare i terreni e a produrre beni di prima necessità, e anche di lusso. A lungo andare le colonie si allontanano sempre di più, a livello politico-sociale, da ciò che avviene sul pianeta terra. Pionieri colonizzano nuovi pianeti. Le macchine svolgono il lavoro. L'uomo comincia a dividersi anche a livello genetico, visto che negli abitanti delle colonie di seconda e terza generazione si riscontrano differenze genetiche da chi non ha mai lasciato il suolo terrestre. Anche politicamente, le colonie e la Terra finiscono ai ferri corti. Mentre nello spazio l'uso dei robot amplifica l'espansione e lo sviluppo tecnologico, sul pianeta madre i robot cominciano a essere odiati perché hanno ridotto tutti quanti alla povertà e alla sussistenza. Le colonie, lentamente, finiscono per popolare l'intera galassia. Si crea un vero e proprio Impero. Non si sa bene cosa accada alla Terra. Forse si stacca politicamente dalle colonie in seguito a una guerra nucleare, forse si annienta da sola... a ogni modo diventa un pianeta di periferia completamente dimenticato. L'Impero evolve... ma i robot scompaiono dopo che la loro Intelligenza Artificiale sviluppa la famigerata legge zero. Per evitare la circolazione di macchine capaci di uccidere, se ne interrompe la produzione. Come tutti gli Imperi, arriva il momento che i suoi confini sono talmente vasti da diventare incontrollabili. E' l'inizio del crollo. Il Dr Hari Seldon prevede tutto quanto, grazie a una nuova scienza chiamata Psicostoria. Ovviamente non è in grado di bloccare la caduta del controllo centrale di Trantor, ma può fare in modo di evitare che la conseguente decadenza non perduri per un tempo troppo lungo. Fonda segretamente due "Fondazioni". Una nota anche all'Impero, in cui si crea una sorta di eccellenza tecnologica; l'altra invece segretissima, dove sarebbero nascosti i segreti della Psicostoria stessa. I due mondi, non sono a conoscenza l'uno dell'altro. Ma la loro stessa esistenza dovrebbe essere in grado di evitare una sorta di nuovo medioevo. Difatti, in un qualche modo, le due Fondazioni dovrebbero avere il potere di mantenere unita la Galassia e la razza umana. Perché ciò avvenga, la Fondazione tecnologica segue pedissequamente delle istruzioni che gli vengono impartite di volta in volta, in certi momenti storici fondamentali dettati da Seldon... per lo meno fino al giorno in cui l'ennesima istruzione non avviene. Questo è l'elemento scatenante che induce la "Prima Fondazione" a cercare la sua compagna nascosta. Un viaggio difficile, che conduce su un piccolo pianeta, terzo di nove, in orbita a una nana rossa. Il pianeta è devastato dalle radiazioni. Non c'è vita. Ma è sul suo piccolo satellite che la fondazione Psicostorica è nascosta. E lì gli uomini torneranno a lavorare con i robot, questa volta da pari, visto che essi si sono sviluppati a tal punto da avere capacità davvero incredibili, e di aver lavorato secondo i piani di Hari Seldon... assieme a un'entità ancora più intelligente... Gaia, così da poter creare una Galassia dove la razza umana avrebbe prosperato in pace.

Isaac Asimov

Asimov mentre riceve il premo Nebula


Cosa si è sempre criticato ad Asimov? Il fatto che in tutto il suo Universo non esistessero gli alieni. Wikipedia spiega che fu una scelta arbitraria dell'autore, in quanto il suo editore pretendeva che gli alieni fossero inferiori all'uomo, mentre Asimov era di diverso avviso. Per cui decise di ometterli. Anche il sesso è praticamente assente nei suoi lavori... a parte Neanche gli Dei (bellissimo), dove compaiono sia gli alieni, sia il sesso.
Cosa critico io di Asimov? Negl'ultimi anni, nei suoi ultimi lavori, ha cercato di deviare dal suo stile personale per avvicinarsi alle nuove correnti della Fantascienza (New Wave e Cyberpunk). Come voi saprete io ritengo che queste correnti siano colpevoli di aver cominciato a scavare la fossa della Fantascienza... che dal momento in cui esse sono nate, ha cominciato a perdere una bella fetta di lettori e appassionati.
Cosa non si conosce di Asimov? Sono in pochi a sapere che Isaac Asimov era un sopraffino giallista. Ha pubblicato diversi libri sotto l'insegna dei Vedovi Neri, e anche diversi romanzi a sé stanti. Pubblicazioni davvero interessanti, anche se difficili da trovare. Asimov ha inoltre scritto una serie per bambini, il cui personaggio principale non poteva essere altro che un robottino piuttosto stravagante di nome Norby. Questa serie è stata realizzata a quattro mani con la propria moglie Janet.
Maggiori info su Asimov possono essere reperite qui. Buona fantascienza a tutti.

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