Borgone di Susa, Val Sesia. Una scuola media rifiuta l’iscrizione di una ragazzina undicenne non vedente di San Didero, che si appresterebbe a frequentare il primo anno.
La motivazione sarebbe da ricercare nel sovraffollamento della classe che impedirebbe l’accettazione dell’iscrizione della bambina. Insomma, non potrebbe essere accolta perché “non c’è posto”.
Si è quindi mossa l’Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I.-onlus), attraverso il suo presidente Marco Bongi:
“La presa di posizione della scuola media di Borgone e’ gravissima. La legge infatti parla molto chiaro in proposito: nessuna scuola puo’ rifiutare, neppure per motivi tecnico-logistici, l’iscrizione di un alunno disabile, per quanto grave possa essere la sua situazione. Non escludo che si possano ravvisare anche responsabilita’ di carattere penale.”
Inoltre, l’APRI sottolinea anche che l’accettazione nella classe di un’alunna non vedente non comporterebbe né una diversa regolazione degli spazi con gli altri studenti, non essendo necessaria una sedia a rotelle, né problemi con l’eventuale abbattimento di barriere architettoniche.
I genitori si sono anche rivolti al Provveditorato di Torino, finora non avevano ricevuto risposta. La madre ha sostenuto: “Se la bambina fosse accolta, come suo diritto, nella scuola media di Borgone potrebbe anche raggiungerla da sola, utilizzando, come tutti gli altri studenti, il servizio di scuolabus. Se dovessimo andare a Condove invece dovremo necessariamente accompagnarla noi tutti i giorni e costringerla a svegliarsi molto prima.”
La situazione sembra però essersi sbloccata grazie all’intervento del ministro Profumo che ha richiesto delle verifiche per poi comunicare ai genitori della ragazzina che la sua regolare iscrizione alla scuola media di Borgone sarà possibile.
Infatti, la giustificazione della scuola media secondo cui il sovraffollamento della classe non avrebbe reso possibile l’inserimento dell’alunna crolla davanti alla legge italiana, che sostiene che l’istruzione e quindi l’iscrizione all’istituto non possa essere in alcun modo negata per problemi di disabilità.
Articolo di Giulia Porzionato.