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Isla and the Happily Ever After by Stephanie Perkins

Creato il 24 ottobre 2014 da Anncleire @anncleire

 Isla and the Happily Ever After by Stephanie Perkins

“You know,” I tease, “you still haven’t told me why you’re here. You were…passing by? Wanted to brag about getting a week off from school?”

“Oh. Uh, right.” Josh sort of laughs and glances out my window. “I was just wondering if you wanted to go out.”

Holy.

Shit.

 

“Isla and the happily ever after” è tra le mie cose da leggere da tempo immemore, dal 2012 come minimo, da quando so che sarebbe stato scritto. La Perkins e il team della Penguin hanno rimandato la data di pubblicazione in più di un’occasione, ma finalmente è qui e posso dire che ne vale davvero la pena. L’ho veramente apprezzato moltissimo, soprattutto per i continui riferimenti a St. Clair che per me rimarrà per sempre il prototipo del book boyfriend, pure con le sue imperfezioni. La Perkins sa come raccontare l’animo umano condendolo di emozioni dolci amare che si associano ad una storia d’amore in cui tutto è meravigliosamente perfetto… o quasi.

 

L’amore è esploso nella Città che non dorme mai, ma può durare?

La romantica senza speranza Isla ha una cotta per l’introspettivo cartonista Josh fin dal primo anno della Scuola d’America a Parigi. Dopo un incontro fortunato a Manhattan durante l’estate, una storia d’amore potrebbe essere più vicina di quello che Isla può immaginare. Ma mentre iniziano il loro ultimo anno di nuovo in Francia, Isla e Josh sono costretti ad affrontare le sfide che ogni giovane coppia deve affrontare, inclusi drammi di famiglia, l’incertezza per il college e la reale possibilità di stare lontani.

Con alcuni cammeo di Anna, Étienne, Lola, e Cricket, questa storia dolce ma sexy sul vero amore – ambientata tra New York, Parigi e Barcellona – è l’incredibile conclusione della amatissima serie di Stephanie Perkins.  

 

È difficile per me scrivere una recensione decente di una storia a lungo aspettata, molto desiderata. Nutrivo delle aspettative altissime nei confronti dell’ultimo libro della Perkins, dopo la delusione che si è rivelata “Lola and the Next Door Boy” di certo non all’altezza del primo volume. Anna è l’emblema della nuova generazione di young adult, soprattutto perché St. Clair non è perfetto, non è bellissimo, ma è sicuro di sé e assolutamente meraviglioso. Isla doveva essere qualcosa di sconvolgente per sedare gli animi dei fans che si sono visti traslare la data di uscita. La Perkins voleva scrivere la migliore storia possibile e posso dire che ce l’ha fatta. E ne esce vincente.

È proprio Isla che racconta la vicenda in prima persona, proprio come succede negli altri volumi, e riempie la pagina raccontando di sé, ma soprattutto di Josh il ragazzo che le piace da sempre. Tutti sembrano sapere della sua cotta tranne il diretto interessato. Isla è una di quelle ragazzine studiose perché non hanno mai avuto modo di conoscere nient’altro, che vive fossilizzata nella scelta tra Parigi e New York senza sapere esattamente cosa succede al di là dei loro confini. Il mondo è una grande macchia indefinita. Le sue insicurezze e il suo criticismo estremo la portano a chiudersi al reame delle possibilità. Isla è una ragazzina che lotta per uscire dal guscio, per scoprirsi degna di una storia d’amore che sogna da una vita è mezza. È difficile e sconvolgente perché le sue insicurezze, quelle che la spingono a criticare ogni aspetto della sua personalità, la lasciano sgomenta di fronte ad una storia d’amore che sboccia come un fiore. Perché Josh apparentemente è il classico bello e impossibile, irraggiungibile nel suo status, e invece lo scopriamo insicuro quasi più di Isla, convinto di una realtà che non esiste e sedimentato in una scelta che gli ha cambiato la vita ma a cui non sa come porre rimedio. Un artista, un disegnatore esperto ed equilibrato alle prese con la più grossa sfida, quella di un manoscritto autobiografico che lo mette a nudo, nel bene e nel male. È una storia verosimile, che non è tanto straordinaria perché i protagonisti devono affrontare una situazione dal normale (anche se effettivamente un padre senatore non è proprio comunissimo) ma lo diventa per i temi che tratta, per la delicatezza del primo vero amore, quello che sedimenta la possibilità del “vissero felici e contenti” il vero “happily ever after”. E allora Josh e Isla inciampano, tentano e imparano a correre dei rischi e mettersi in discussione, ad uscire dal cammino già segnato e a trovare “the right way”, la strada giusta, che non è giusta in generale, ma è giusta per loro.

Il caleidoscopio dei personaggi secondari è vario e ricco a partire da Kurt, il migliore amico di Isla, che io ho adorato dal primo momento in cui compare con le sue manie e la sua ossessione per le mappe, il suo sangue freddo e la sua onestà estrema.  Hattie la sorellina minore di Isla, che si redime, la breve e significativa apparizione di Bryan. Ma soprattutto le continue citazioni di Étienne St. Clair, il migliore amico di Josh, che compare insieme ai protagonisti degli altri due libri e su cui io fangirlavo ogni volta che veniva nominato.

La Perkins è stata bravissima a rendere vivide le scene con protagonista l’arte di Josh, che sbuca dalla pagina e si materializza in quei disegni che tempestano tutto il libro e che vengono riproposti, con quella vernice verde, le mani sporche di inchiostro, la tendinite alla mano e la mania di avere sempre uno strumento da disegnatore in mano.

L’ambientazione salta dalla Grande Mela a Parigi per una breve gita a Barcellona e la Perkins pennella abile le città con un sentimento di amore vivissimo. Si hanno sempre chiare connotazioni geografiche, gli edifici descritti nei particolari e al punto zero il romanticismo e le lacrime segnano la storia. È bellissimo camminare per queste pagine perché la scrittrice americana vivacizza ogni scena, decorandola anche con le descrizioni dei luoghi ed è raro trovare una tale descrizione particolareggiata a partire… e a finire, dal Kismet. Il bar che galeotto fu per l’incontro tra i due giovani protagonisti.

Il particolare da non dimenticare? Un ciondolo a forma di bussola…

Una storia dolcissima e intensa, che emoziona e culla, che lascia intravedere la possibilità della felicità pur mostrando anche il lato più difficile di una relazione, tra insicurezze, errori, baci e prime volte. Un libro che non si dimentica e che chiude alla grande una serie young adult che rimarrà tra le mie preferite. Non lasciatevi scappare l’opportunità di leggerla. Per la primavera 2015 dovremmo avere in Italia, per DeAgostini YA la versione italiana di “Anna and the French Kiss”. Non vedo l’ora.

Buona lettura guys!

 

 

Isla and the Happily Ever After by Stephanie Perkins


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