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Isole eolie patrimonio unesco

Da Marta Saponaro

L'arcipelago delle Eolie, si affaccia alla Sicilia, è costituito dalle isole: Lipari, Alicudi, Filicudi, Salina, Panarea, Stromboli e Vulcano. Sette magnifici atolli nel  mar Tirreno. ISOLE EOLIE PATRIMONIO UNESCO
la formazione di questo Arcipelago risale a 500.000 anni fa in modo autonomo rispetto al resto del territorio circostante. La popolazione e la vegetazione è avvenuta con processi colonizzatori negli ultimi sette mila anni e la presenza umana ha contribuito a introdurre specie nuove sia vegetali sia animali. Le isole hanno caratteristiche ambientali differenti. A Lipari, durante la primavera, ad esempio, si può ammirare una moltitudine di orchidee in fiore, inoltre solo qui e in piccole parti della Sicilia è presente un tipo di graminacea nord-africana. A Vulcano a Panarea sono presenti svariati tipi di cistus, pianta che può produrre fiori colorati  e con particolari condizioni climatiche tende a diventare una vera e propria macchia. E' presente anche il corbezzolo, l'erica, la ginestra, i castagni il leccio (quest'ultimo venne introdotto dai romani).
Proprio la presenza di queste macchie fiorite ha dato l'impulso per far entrare nell'Unesco, come patrimonio dell'umanità questo angolo d'Italia. Tutte e sette gli isolotti fanno parte di un complesso vulcanico, prevalentemente sottomarino, e a Lipari, Stromboli e Vulcano l'attività vulcanica è ancora attiva, mentre nelle altre isole è terminata tra i 20.000 e i 5.000 anni fa. A Lipari l'ultima eruzione è avvenuta nel 729 d.C., a Vulcano nel 1889/90, a Stromboli l'attività non si è mai interrotta. I primi uomini che giunsero nell'arcipelago approdarono sull'isola di Lipari nel Neolitico medio (IV millennio a.C.) e provenivano dalla Sicilia. Si dedicavano all'agricoltura e all'allevamento e commerciavano i loro utensili con le popolazioni vicine usando piccole imbarcazioni molto fragili. Intorno al terzo millennio anche le altre isole vennero colonizzate e i commerci si espansero fino alla vicina Grecia e i micenei, di stirpe eolica,  iniziarono ad approdare sulle isole. Da qui deriva il nome dell'intero arcipelago. Dal nome di questo gruppo di isole nasce la leggenda di  re Eolo il signore del vento, citato nell'Odissea di Omero. In seguito altre popolazioni, provenienti dalla Campania e dalla Grecia raggiunsero le coste. Nei secoli seguenti le isole ebbero periodi di pace alternati da anni di guerra come quella contro  i cartaginesi. Coprirono un ruolo importante durante il conflitto tra Ottaviano e Sesto Pompeo. Lipari, in questa guerra subì grandi devastazioni, mentre durante il medioevo divenne meta di pellegrinaggi. Nel 839 i musulmani raggiunsero le coste e distrussero nuovamente l'isola che venne interamente ricostruita nel 1131 perché divenne sede vescovile. Ma la sorte non fu magnanima infatti Federico Barbarossa la distrusse nuovamente deportando la popolazione. Carlo V la ricostruì e da quel momento l'isola seguì le sorti del Regno di Napoli. L'intero arcipelago è animato da manifestazioni, sagre e feste e si può visitare il museo virtuale dell'acropoli di Lipari, che si trova nell'antico palazzo dei vescovi vicino alla Cattedrale. Per informazioni più dettagliate vi invito a visitare il sito Eolnet.
 
Ed ora veniamo al dunque. Come avete visto dal titolo l'intero gruppo si Isole fa parte dell'Unesco dal 2000 ma stanno rischiando di perdere questo importante riconoscimento, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, perché non esiste un Ente gestore del sito. Ci sarebbe però ungruppo di azione locale, GAL Isole di Sicilia che avrebbe tutti i requisiti per diventare Ente Gestore così da non perdere questa grande opportunità.
Così scrive Roberto Sauerborn nella petizione di Firmiamo.it:
Oggi, le isole Eolie, per la mancata individuazione di un Ente gestore per il loro sito UNESCO, rischiano di perdere l'importante riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO ottenuto nel 2000. A causa dell'immobilismo locale si è innescato un antipatico conflitto sociale nella comunità locale e non solo che rischia di fare passare l'informazione che per colpa dell'importante riconoscimento alle Eolie si perdono i posti di lavoro: NON E' COSI'! Tutte le isole siciliane hanno costituito nel 2011 il "GAL Isole di Sicilia" che è un'associazione riconosciuta che opera secondo l'approccio Leader e senza limiti di soci. Ne fanno parte gli 8 comuni delle isole, Favignana, Lampedusa e Linosa, Lipari, Malfa, Leni, S.M. Salina, Ustica e Pantelleria, 10 soci privati e 25 partner per le 14 isole siciliane e che costituiscono il GAL che sono dotate tutte di un grade pregio, quello dell'autenticità. Il GAL Isole di Sicilia, www.galisoledisicilia.it, e su Fb "isoledisicilia GAL", ha i requisiti, le caratteristiche, la capacità per proporsi ad evitare questo rischio e divenire l'Ente Gestore del Sito UNESCO delle Eolie. Facciamo appello alle Amministrazioni locali e a tutti i soci affinché il GAL isole di Sicilia sia destinatario del riconoscimento di Ente Gestore del Sito UNESCO delle EOLIE per evitare il rischio cancellazione dalla Lista del Patrimoni dell'Umanità. Firmiamo per proporre il Gruppo di Azione Locale "Isole di Sicilia" a ente gestore del Sito UNESCO Eolie. Gireremo la richiesta al Presidente della Repubblica, al Ministro dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al Presidente della Regione Sicilia, al presidente della Commissione UNESCO Italia. Grazie Roberto Sauerborn                                                                           Roberto Sauerborn FIRMA Sarebbe un delitto che luoghi così belli del nostro Paese perdano un riconoscimento così prestigioso solo per incuria delle istituzioni. Ho aderito a questa petizione e la propongo perché credo che come cittadini italiani abbiamo oltre al diritto anche il dovere di difendere la nostra terra.

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