È inutile dirlo, ma l’ispirazione sposta i miei piani. Adesso mi sento al dodicesimo piano, ed è bellissimo quassù. Vedo il mare, le rondini, le barche, gli scogli, e l’orizzonte. E non mi fermo qui, quando m’ispiro vado proprio oltre mare. Mi spingo verso una direzione che neanche conosco e la esamino, estrapolo i pezzi migliori e li assemblo in maniera fluida. Quando mi ispiro mi sento qualcosa di più di quello che sembro essere. Stravolgo ogni verbo, combino ogni frase, e vengon fuori monologhi divertenti.