Ed allora, quali intime gioie offre questa carriera e quali attitudini personali presuppone in colui che vi si dedica?
Ebbene, essa procura anzitutto il sentimento del potere.
Persino nelle posizioni formalmente modeste il politico di professione ha coscienza d’influire sugli uomini, di partecipare al potere su di essi, ma ha soprattutto la sensazione di avere tra le mani un filo conduttore dei fatti storicamente importanti, d’innalzarsi al di sopra della quotidianità.
Ma il problema che gli si pone, ora, è questo: attraverso quali doti egli può sperare di essere all’altezza di tale potere (per quanto limitato possa essere nei singoli casi) e della responsabilità che gliene deriva?
Con questo entriamo nel campo delle questioni etiche; a queste, infatti, appartiene la domanda: che tipo di uomo si deve essere perché ci venga concesso di mettere le mani negli ingranaggi della storia?
Si può dire che sono tre le qualità decisive per il politico: passione, senso di responsabilità, lungimiranza.
La politica come professione di Max Weber
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