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Ispirazione n. 15: io e gli altri

Creato il 23 novembre 2011 da Sulromanzo

BivioLa protagonista del racconto The Unnatural Mother di Charlotte Perkins Gilman, pubblicato per la prima volta nel 1895, deve affrontare una decisione terribile. Mentre sta andando a un appuntamento con il marito, Esther Greenwood si accorge che una diga portante del lago artificiale sta cedendo. Corre immediatamente ad avvertire gli abitanti del villaggio nella vallata sotto casa sua, oltrepassando l’abitazione dove il figlio sta dormendo. Se si fermasse per trarre in salvo il bambino, non riuscirebbe ad avvertire in tempo i paesani, dunque sceglie di proseguire. Dopo aver lanciato l’allarme in paese, consentendo agli abitanti di mettersi in salvo, torna indietro per soccorrere il figlio, ma viene travolta dall’acqua e annega. Miracolosamente il bambino riesce a sopravvivere. La vecchia signora Briggs, che ha avuto tredici bambini e rappresenta la morale tradizionale dell’epoca, disapprova questa decisione. Considera Esther una «madre snaturata», perché ha posto la vita di estranei al di sopra di quella del figlio. Mary Amelia, la figlia della signora Briggs, che incarna il punto di vista progressista dell’autrice, le ribatte che in questo modo Esther ha salvato millecinquecento esseri umani, e che senza ombra di dubbio aveva pensato a tutti gli altri bambini in pericolo. La signora Briggs ritiene vergognoso che Mary Amelia abbia simili opinioni: «Il dovere di una madre è quello di pensare al proprio figlio!».

Questo racconto solleva questioni scomode: qual è il dovere di un genitore in circostanze di eccezionale gravità? Ci sono dei momenti in cui il nostro impegno nel confronti degli altri è uguale o superiore a quello verso i nostri famigliari? È giusto amare i propri figli, non c’è bisogno di dirlo, e non farlo sarebbe sbagliato e innaturale. Inoltre bisogna provvedere alle loro necessità: nutrirli, dare loro un tetto, degli abiti e un’istruzione. Ma sarebbe giusto mettere a repentaglio la vita di nostro figlio per salvarne altre centinaia?

Tratto da Salvare una vita si può di Peter Singer (ilSaggiatore)

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