Una nuova rubrica, una diapositiva che possa ispirare una riflessione.
Ispirazione n.1: gelosia
“Sul punto di picchiare alle imposte, ebbe un attimo di vergogna pensando che Odette avrebbe saputo ch’egli aveva avuto dei sospetti, che era tornato, che s’era appostato nella via. Ella gli aveva detto spesso come le facessero orrore i gelosi, gli amanti che spiano. Quel che stava per fare era molto incauto, d’ora innanzi ella lo avrebbe detestato, mentre in quel momento ancora, finché non aveva ancora picchiato, forse, pure ingannandolo, ella lo amava. Quante felicità possibili di cui si sacrifica così l’adempimento all’impazienza d’un piacere immediato. Ma il desiderio di conoscere la verità era più forte e gli parve più nobile. Sapeva che la realtà delle circostanze ch’egli avrebbe dato la vita per ricostruire con esattezza, si poteva leggere dietro quella finestra striata di luce come sotto la copertina miniata d’oro di uno di quei manoscritti preziosi alla cui ricchezza artistica stessa l’erudito che li consulta non può rimanere indifferente. Provava un senso di voluttà a conoscere la verità che gli stava a cuore in quell’esemplare unico, effimero e prezioso, d’una materia traslucida, così calda e bella. E forse la superiorità che si sentiva – che gli era tanto necessario sentire – su di loro, era forse meno di sapere, che di poter mostrare loro che sapeva. Si alzò sulla punta dei piedi. Picchiò. Non avevano sentito, picchiò di nuovo più forte, la conversazione s’interruppe”.
La strada di Swann, Marcel Proust
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