La progressiva perdita di territorio palestinese dal 1946 al 2000.
Nel 1948 nasce lo Stato di Israele. Perchè fin da subito i confini
non sono stati fissati una volta per tutte. Quale sordido complotto
c'è sotto? Quale tacito accordo tra sionisti e americani fu stipulato
in quella data? Prima diteci la verità...e poi avrà senso la pace!
Ormai non ci credo più...sono diventato scettico. Quello di Israele mi pare uno schema fisso: pugno di ferro e guanto di velluto. Troppo facile, prima spargono sangue e poi propongono la pace. La politica israeliana è sempre stata questa. Temo che non ci sarà nessuna novità, purtroppo.
![Israele propone la pace... Israele propone la pace...](http://m2.paperblog.com/i/38/389510/israele-propone-la-pace-L-eFqzOn.jpeg)
![Israele propone la pace... Israele propone la pace...](http://m2.paperblog.com/i/38/389510/israele-propone-la-pace-L-d9jhTW.jpeg)
5 sorelle palestinesi uccise dall'esercito israeliano.
Il loro sangue, insieme a quello di tanti altri bambini
e giovani palestinesi, grava sulla coscienza di questo
ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, che ora
propone la pace. Forse lo fa perchè la sua coscienza
non lo lascia dormire la notte. Perchè Obama non dice
mai nulla su questa strage nascosta di innocenti?
Barak ha detto che Israele è pronto a prendere “decisioni difficili” fintanto che rimangono integre la sua sicurezza e i suoi rapporti con gli Stati Uniti. Dopodiché ha presentato i punti salienti del suo piano: – Un confine permanente, definito sulla base dei vitali interessi di sicurezza e demografici, tale che i grandi blocchi di insediamenti a ridosso della ex linea armistiziale e i quartieri a maggioranza ebraica di Gerusalemme rimangano sotto sovranità israeliana, accompagnato da scambi di terre tali da lasciare nelle mani dei palestinesi una quantità di territorio analoga a quella che stava al di là della linea armistiziale prima del 1967. – Misure di sicurezza che prevedano una presenza militare israeliana permanente lungo il fiume Giordano, a protezione del confine orientale, e garanzie che lo stato smilitarizzato palestinese non possa diventare un’altra striscia di Gaza o un altro Libano. – Insediamento dei profughi palestinesi (e loro discendenti) nello stato palestinese. – Intese concordate per l’area santa di Gerusalemme. – Infine, ma più importante, una esplicita dichiarazione che, con l’accordo di pace, il conflitto è terminato e con esso cessa ogni ulteriore rivendicazione fra le parti, unita a un riconoscimento formale di Israele come stato nazionale del popolo ebraico e dello stato palestinese come stato nazionale degli arabi palestinesi. Barak ha spiegato che questi principi corrispondo in pratica alle richieste che Israele avanza sin dall’anno 2000. Ha chiesto inoltre alla comunità internazionale di adoperarsi per lo “smantellamento delle strutture terroristiche nella striscia di Gaza” e di fare propri i principi stabiliti dal Quartetto per il Medio Oriente (Usa, Ue, Russia,Onu), e cioè: riconoscimento del diritto di Israele ad esistere, riconoscimento degli accordi precedenti sottoscritti da israeliani e palestinesi, ripudio della violenza e del terrorismo. “Ai quali aggiungerei – ha concluso Barak – la richiesta perfettamente comprensibile per qualunque persona civile che, prima di ogni altra cosa, venga permesso alla Croce Rossa di vedere Gilad Shalit”, l’ostaggio israeliano trattenuto da Hamas nella striscia di Gaza sin dal giugno 2006.
(17 mag 2011, Fonte)Published by: http://cuba-italia.blogspot.com