Io ci sto mettendo tutto il mio impegno: per convincervi che Istanbul non è fatta di moschee, minareti, la basilica cisterna e il gran bazar, döner kebab e melagrane spremute; capisco che spesso il tempo a disposizione non è molto e che si tende a vedere “le cose principali”: però un bell’itinerario Kadıköy/Moda o una passeggiata rilassante a Kalamış/Fenerbahçe al posto vostro troverei il modo di farmela (la cosiddetta “parte asiatica”: che è in realtà la zona residenziale di Istanbul, insieme al lungo-Bosforo). Vabbè, io poi ho la fortuna di viverci dalle parti di Kalamış/Fenerbahçe: due porticcioli turistici e molto altro ancora sulle rive del mare di Marmara; da casa mia ci metto 20 minuti a piedi: anche se confesso che non ci siamo andati spessissimo, preferiamo lo spazio verde che si estende dal lato opposto verso Caddebostan. Non ci sono “attrazioni turistiche”, solo barche e locali di ogni genere (niente discoteche, fortunatamente). Per chi viene dal “lato europeo” di Istanbul, c’è un’abbondanza di mezzi di trasporto a disposizione: dolmuş (frequenti) e autobus (uno ogni mezzora) diretti, combinazione di vaporetto/vapur fino a Kadıköy e poi autobus (o dolmuş, o taxi).
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